“Tav? Uno spreco. Analisi costi-benefici? Una necessità. Chi lo dice? Il rapporto della Corte dei Conti europea”.
Così il Movimento 5 Stelle in un post sul proprio blog ufficiale.
“Smentendo i tanti che, in nome dei soliti e ben noti interessi, si sbracciano per sostenere l’ardita tesi in base alla quale senza la Torino-Lione saremmo tagliati fuori dai collegamenti ferroviari europei” prosegue il post “Come ricorda Carlo Di Foggia su Il Fatto Quotidiano, a giugno l’Eca ha pubblicato un rapporto che boccia senza appelli il sistema Tav. Il rapporto non menziona la Torino-Lione ma boccia l’idea che sta alla base dell’opera, smentendo una serie di luoghi comuni”.
“Vi hanno detto che senza la Torino-Lione l’Italia resterà isolata? Falso,” affermano i pentastellati.
“Non esiste una vera rete europea ad alta velocità,” spiegano “ma solo pezzi di rete nazionale mal collegati e un obiettivo che “non sarà raggiunto”: il completamento dei corridoi centrali della rete europea con linee triplicate fino a 30mila chilometri entro il 2030. La Torino-Lione non permetterà dunque di andare in tutta Europa ad alta velocità: come ricorda oggi Il Fatto da Venezia all’area est non c’è nulla, la Germania non realizzerà il collegamento fra Monaco e Brennero prima del 2040, la Lisbona-Madrid non c’è (il Portogallo non la vuole, la Spagna ha fermato i lavori). C’è poi il capitolo dei costi, su cui la Corte dei Conti europea getta serie ombre rispetto all’efficienza delle reti ad alta velocità. Parliamo di un costo medio di 25 milioni per chilometro, per 4 linee su 10 ogni minuto di tempo di percorrenza risparmiato costa più di 100 milioni. A questo punto al posto del ferro potremmo usare l’oro per le ferrovie! Ci sono poi i numeri che raccontano la bassa efficacia degli investimenti, se confrontato con il basso numero di utenti che utilizzano queste reti. Basta osservare quanto accaduto alla linea ferroviaria ad alta velocità Figueras-Perpigan: linea sottoutilizzata e società che porta i libri in Tribunale”.
“Le analisi costi-benefici sul Tav sono, secondo il rapporto della Corte dei Conti europea, un passaggio irrinunciabile. In Italia è stata fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e dal Ministro per i Trasporti Danilo Toninelli (e osteggiata dalle lobby e dai comitati d’affari nostrani). Come sottolinea Il Fatto, per l’Eca l’idea di costruire le linee Tav “si basa spesso su considerazioni politiche, non su analisi credibili, ed è raro che ci si avvalga di analisi costi-benefici per approdare a decisioni efficienti in termini di costi”. Per la prima volta il Governo del Cambiamento ha imposto un metodo fondato su un’analisi tecnica credibile per porre un argine: le opere vanno realizzate se sono utili ai cittadini e non per generare profitti per i soliti habituè delle mangiatoie pubbliche. Basta sprechi, noi vogliamo investire su infrastrutture realmente utili, come stiamo facendo con una programmazione per sbloccare cantieri in tutta Italia, predisponendo un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio e il riammodernamento delle infrastrutture e della rete viarie. Il tempo degli interessi di pochi grandi gruppi di potere è finito, a noi interessa solo il benessere e la qualità della vita dei cittadini,” conclude il M5S.
Saluti, detta così non c’è dubbio sul fatto che per ADESSO è controproducente , e quindi una persona ragionevole dice e sostiene l’idea di NON fare l’opera.Le mie domande sono altre, per esempio: fu fatta l’analisi COSTI benefici per “mandare” l’uomo sulla LUNA? se si perché non venne divulgata? quali furono i GUADAGNI generati dagli studi che si dovettero fare per compiere quella impresa? Quante INNOVAZIONI vennero messe in commercio a seguito degli studi e dei prodotti che vennero prodotti ed impiegati per portare a termine quella impresa? Come mai una volta arrivati ( qualcuno lo mette ancora in dubbio) sulla LUNA ,si sono abbandonati i viaggi? Seconda cosa che mi permetto di far notare. E’ INDISCUTIBILE ( per me ), che se rivolgo una domanda a 10 ESPERTI di FAMA MONDIALE per asserire una TESI, troverò CERTAMENTE altri 10/20/30 ESPERTI pronti a giurare il contrario. Per cui il mio pensiero è questo. ” GLI ESPERTI SONO PERSONE INUTILI CHE SI SONO RESI INDISPENSABILI”. QUINDI, TANTO DI CAPPELLO ALLA LORO INTELLIGENZA, ma niente di più. Una ultimissima cosa che sembra che non c’entra con questo discorso. Come mai non viene pubblicata NESSUNA analisi di COSTO / MARGINE sul prezzo del LATTE? Come mai i PASTORI che dicono di non poter vivere con un costo bassissimo alla stalla/ produzione NON si organizzano in COOPERATIVE di PRODUZIONE per accorciare la FILIERA dalla stalla alla tavola? Se il PROFITTO maggiore lo fanno i CASEIFICI ( così si dice ), perché lasciare ad altri la fetta più sostanziosa? Un mio bisnonno che faceva il PASTORE nel comune di Celle di San Vito, faceva anche il FORMAGGIO ed era diventato così bravo da esportarlo negli U.S.A., e sto parlando degli inizi del 1900. Quindi personalmente rimando ogni giudizio , finché non riuscirò a leggere le CARTE. Buona giornata a tutti.