Nella cassetta dell’Enel vicino al condominio dove abita a Palermo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato trovato un ripetitore con due piccole antenne allacciato abusivamente all’elettricità.
Come ha raccontato il quotidiano La Repubblica, a segnalare la presenza del ripetitore abusivo, è stato un tecnico dell’Enel che venti giorni fa stava compiendo dei lavori di manutenzione nell’edificio tra via Libertà e via Pipitone Federico, vicino al condominio in cui si trova la casa del capo dello stato.
Il ripetitore, è capace di ricevere il segnale di una microspia o una telecamera da una distanza ravvicinata e di trasmetterlo su un’altra frequenza radio anche a lunghe distanze.
Dell’indagine si sta occupando il procuratore aggiunto Marzia Sabella, dato che in seguito alla segnalazione è subito partita una denuncia alla polizia.
Gli agenti della polizia scientifica hanno immediatamente controllato tutta la zona attorno al condominio, ma non è stata rilevata la presenza di una microspia o di una telecamera abusiva.
La polizia ha comunque potuto verificare che nessun giudice ha rilasciato un’autorizzazione per l’utilizzo del ripetitore nell’ambito di un’indagine giudiziaria, quindi di sicuro il ripetitore è stato installato abusivamente.
Di conseguenza, gli agenti ipotizzano si tratti di spionaggio, nonostante ci sia sempre una pattuglia della polizia che per questioni di sicurezza sorveglia l’abitazione del presidente.
Anche perché, come ha ricordato il giornalista Salvo Palazzolo, era già capitato che nel 2016 vennero rubati sei applique dell’illuminazione nella scala all’interno del condominio e pochi euro.
Ma chi cazzo se ne frega di sto squallido personaggio
Ma dai,non lo intercettano a Roma e lo intercettano in Sicilia?non esageriamo.forse volevano intercettare il canto degli uccellini