Salvini: ‘Mi dicono di far saltare il governo, ma ho dato la mia parola che vale più dei sondaggi, io non cambio idea’

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“C’è chi dice ‘adesso la Lega è il primo partito, se fai saltare tutto chissà quanti parlamentari in più avrai’. Io rispondo che ho dato la mia parola e la mia parola vale più dei sondaggi, anche se abbiamo idee di futuro e di sviluppo diverse, io non cambio idea”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite a “Non è l’Arena” su La7, e ha aggiunto: “siamo in due al governo, da solo non sarei riuscito a far nulla”, i Cinque Stelle sono “compagni di viaggio rispettosi e leali”, e Luigi Di Maio è “una persona corretta: provano a farci litigare tutti i giorni ma non ci riescono”.

In merito alla decisione dei pentastellati di far votare gli iscritti alla piattaforma Rousseau sul caso Diciotti ha affermato che è “giusto ascoltare gli italiani, consultare gli iscritti. Spero che poi non finisca come a Sanremo, dove gli italiani hanno votato in un modo, poi la giuria ha cambiato, spero ci sia più trasparenza”.

“La Giunta dedicherà se quello che ho fatto l’ho fatto nell’interesse pubblico o perché non avevo altro da fare ed anche i sassi sanno che una volta arrivato al Governo avrei fatto il possibile per fermare gli sbarchi”, ha proseguito il leader della Lega, assicurando che anche se dovesse esserci il processo, il governo comunque “andrà avanti: l’Italia va avanti a prescindere da quello che si deciderà su Salvini. Non sono così importante da decidere le sorti del Paese”.

In merito alla protesta dei pastori sardi sul prezzo del late, ha osservato: “Ringrazio i pastori che in molti casi il latte non lo buttano per terra e lo portano alla mensa dei poveri, è la forma migliore di protesta. Ho passato con loro San Valentino, ora sono qui. Le due parti, pastori e industriali, si stanno avvicinando, ma anche il comportamento dei consumatori fa la differenza. Mi auguro che ci fa la spesa guardi l’etichetta e compri il tricolore. Siamo partiti da 60 centesimi al litro, siamo arrivati a 70, poi 72 e chiederemo uno sforzo ulteriore con l’obiettivo di arrivare a un euro quando salirà il prezzo del pecorino. Nelle prossime ore troveremo una soluzione”.

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