“Continuo a credere nella giustizia, nonostante tutto. Ma credo ancora più di prima che questo Paese abbia bisogno del coraggio di Matteo Renzi. Noi continueremo la nostra battaglia, sempre dalla stessa parte”.
Maria Elena Boschi reagisce così alla notizia dell’arresto dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi. E lancia l’hashtag: “#siamotuttiMatteoRenzi”.
Ieri Matteo Renzi ha annullato la presentazione del suo libro a Torino e ha scritto su Facebook:
“Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai”.
“Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello stato,” ha aggiunto.
“Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no. Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia,” ha scritto ancora Renzi.
“Chi ha letto le carte dice che di questa storia si parlerà a lungo e che siamo davanti a una decisione assurda. Io non ho letto le carte, aspetto le sentenze. So però ciò che hanno fatto in questi anni alla mia famiglia. E mi basta per dire che non accetteremo nessun processo nelle piazze o sul web. I miei genitori si difenderanno in aula, come tutti i cittadini. Io continuerò a combattere per questo Paese, forte della mia onestà. Forte delle mie idee. Forte dell’affetto di tanta gente che sa perfettamente che cosa sta accadendo,” ha concluso.
Ha un bel dire la Boschi, anche perché a strascico questi arresti sono la pietra tombale pure su di lei, il candidato renziano Giachetti e tutto un certo Pd che ha messo gli affari, di famiglia o di lobby al di sopra di tutto.
Occorre, per ogni legislatura: 1* – partito eletto gestire RAI 1 – televisione di stato –. 2* – partito eletto gestire RAI 2 – televisione di stato. – 3* partito eletto, gestire RAI 3.—- le tv private se li guarda chi vuole. Così finiranno i casini di parte.
Siamo tutti Negan!!!!! Ridicoli!
Siamo tutti Negan……..
La Boschi si dichiara “forte delle sue idee” (quali?). Come dire, la forza della disperazione.
La boschi parli a suo nome io non sono Renzi
CHI ENTRA IN POLITICA SOLO PER I SUOI INTERESSI E QUELLI DEI SUOI AMICI ,PRIMA O POI LA PAGA COMPRESO LA BOSCHI E I SUOI GENITORI.
Siete tutti Matteo Renzi. Io NO. Me ne guarderei bene!!!
Non siamo tutti Renzi o boschi.mio padre con uno stipendio da fame ha vissuto onestamente.ad altri non bastano milioni di euro alle spalle dei lavoratori inseriti in coop create dalla sinistra pagati con tariffa oraria inferiore alla tariffa oraria di imprese non cooop.provate a smentirmi boschi o renzi
Renzi ha provato a fare col Pd quello che i suoi hanno fatto con le coop: prenderle per farle fallire.
La Boschi ha lanciato un ashtag ridicolo. Renzi sarà lei e pochi altri. In tal.modo vuol solo far passare l’idea che il vero obiettivo dell’inchiesta sia il suo Matteo, povero perseguitato che va difeso dai cattivoni. Sarebbe stato più esatto per il Pd dire “Siamo tutti Renzi” .
Il rottamatore è riuscito a rottamare, non solo il partito e se stesso, ma anche chi gli girava in torno
O voi di sopra, tutti buffoni siete… ma quali interessi, quali soldi hanno fatto, ripetete balle non vostre ma sentite da altri, e neppure capite…
cara signorina Boschi veda di non accostare una tragedia come quella di Gharlie Hebdo alla condizione ridicola di famiglie maneggione, traffichine , arrampicatrici.Gente per la quale la ricchezzza conta e molto come passaporto sociale , ma per quanto si affanni a inseguirla non ne ha proprio il bernoccolo e magari provoca danni. il vorticare di società apri e chiudi chissà con quali ricadute, non mi sembra prova di capacità imprenditoriali da manuale. I destini politici del figlio Matteo sono altra cosa , o come lui dice altra strada
La cosa più ridicola è che oggi i senatori piddini (ovviamente non c’era Renzi) sono andatii a gridare “onesta’” all’uscita della Giunta che aveva rifiutato di procedere contro il ministro Salvini. Hanno tentato di coprire gridando il fattaccio che avevano in casa, domiciliare.
Qualche troll piddino che strilla pro Renzi (in senso lato) su questo blog dovrebbe prendersela col Gip e non con quelli che commentano.