“C’è una coincidenza temporale abbastanza singolare con l’autorizzazione a procedere per Salvini. Non so se c’è una relazione”.
Lo ha detto l’ex senatore del Movimento 5 Stelle Gregorio De Falco, intervistato al Forum PoliticaPresse.
“L’unico risultato conseguito con il voto on line è stato quello di spaccare il Movimento. Ricorrere a una piattaforma online significa aver rinunciato alla propria responsabilità,” ha aggiunto.
“A salvare il Ministro dell’Interno” ha detto ancora De Falco “non è stato il 60% dei militanti 5 stelle, ma il 60% della metà degli aventi diritto di voto, appena il 30% del totale”. Secondo il capitano la consultazione aveva un carattere “orientativo e indicativo”.
De Falco, dopo essere stato espulso dal M5S, sembra seguire una linea diversa dai 5Stelle anche sulla Tav: “La Tav è un’infrastruttura molto rilevante, che fa parte di un corridoio internazionale che, detto in breve, parte in Portogallo e arriva fino in Ucraina, passando per l’Italia”.
“Se ai tempi dell’Autostrada del Sole avessimo fatto – con i criteri di allora – un’analisi costi-benefici, avremmo dovuto dire che c’erano già le strade statali, le strade provinciali e le automobiline da 500 di cilindrata che fanno 80 chilometri all’ora, dunque ci sarebbe bastato quello che avevamo. Ma la politica è visione, non la tecnica, il dettaglio,” ha aggiunto.
Quanto alle ripercussioni che il Tav potrebbe avere sull’ambiente, De Falco ha affermato: “E allora cosa facciamo, salviamo il tunnel e devastiamo tutto? Tra l’altro anche in maniera autolesionistica”.
“Queste grandi infrastrutture” ha proseguito “non vanno viste in maniera isolata, nel dettaglio, ma va verificata la loro rilevanza nell’ambito geopolitico” in quanto “rischiamo che il Mediterraneo, tra pochi anni, sia marginalizzato. E se questo accade, torniamo al 1493, cioè l’anno dopo la scoperta dell’America”.
Ma cosa dice? La,Tav dal Portogallo all’Ucraina? Non c’è nulla di realizzato di questa idea ormai vecchia di decenni, l’unico tratto sarebbe quel pezzettino costosissimo e inutile tra Italia e Francia. De Falco è risalito sulla nave. Quella degli affari.
Sulla TAV sono assolutamente d’accordo con De Falco. Se guardi solo a dati costo/benefici/guadagno, cosa costruiamo a fare le scuole? Gli ospedali? Le carceri? Moltissimi aeroporti in cui atterrano tre aerei al giorno?
Resta il problema corruzione nelle opere pubbliche ma quello non lo risolvi non facendo le opere pubbliche ma facendo in modo che i ladroni non rubino o/e se rubano, li metti al gabbio per il resto della vita.
È una coincidenza abbastanza singolare anche il fatto che De Falco in Giunta sieda accanto a Piero Grasso (Leu) e si sia fatto promotore della Tav. Oltre ovviamente a votare per l’autorizzazione a procedere contro Salvini, come i piddini.