L’obiettivo del M5S, “come ha detto e scritto il loro ideologo, è la progressiva cancellazione della democrazia rappresentativa e della sovranità popolare. Al suo posto vogliono un sistema dove 50mila persone o anche meno – o forse una persona sola che gestisce un sistema informatico – decidono per 60 milioni di italiani. Questa è la loro democrazia, ciò che noi consideriamo un male assoluto contro il quale ci batteremo con tutte le nostre forze”.
Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo ai microfoni di Radio 101.
Quanto al voto su Salvini, l’ex premier ha affermato:
“La decisione della giunta del Senato doveva essere giuridica, non politica. I grillini avevano detto – per una volta giustamente – che avrebbero deciso dopo aver letto le carte. Poi invece hanno fatto votare i loro militanti con la minaccia, in caso di vittoria del no, di una crisi di governo”.
In questo modo, ha aggiunto, “hanno dimostrato ancora una volta che la giustizia per loro è un fatto politico, l’arma giudiziaria per loro è la continuazione la politica con altri mezzi. Anche ammesso che la votazione sia stata autentica – e nessuno può dirlo con sicurezza – come si fa a pensare che (su internet) possano decidere al posto dei rappresentanti del popolo!”.
Il leader di Forza Italia ha anche replicato al sottosegretario della Lega a palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti, il quale aveva parlato di un centrodestra che “non c’è più”.
Berlusconi ha detto: “Non so cosa intendesse dire Giorgetti. Io conosco un solo centrodestra, quello che governa in molte regioni, che ha governato molto bene per quasi dieci anni il nostro Paese. Lo stesso centrodestra che un anno fa si è presentato insieme alle politiche ottenendo la maggioranza relativa dei voti, una coalizione basata su valori, programmi comuni, della quale Fi costituisce il nucleo centrale, erede dei valori dell’occidente, della cristianità, della cultura liberale”.
Per motivi di pendenze giudiziarie è costretto a fare il portavoce del Pd contro il M5s.
Se si accontenta di alleanze locali con la Lega dove fa la stampella col suo residuo 7% buon per lui.
Ovviamente non si rende conto che si batte “con tutte le sue forze” residue non solo contro il M5s ma contro i milioni di italiani che raporesenta. Per un “populista” come lui la lotta minoritaria anti Governo non dovrebbe essere una strategia. Ma si accontenta di quello che gli passa il governo, quello ex, piddino.