“Aiutiamo i cittadini massacrati dall’austerity” perché “le opposizioni che oggi attaccano il Reddito di Cittadinanza dimenticano che durante i loro governi il numero dei poveri assoluti in Italia è quasi raddoppiato, superando i 5 milioni”.
Così il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
“Secondo Padoan (PD) quella sofferenza stava ‘producendo risultati'” mentre “noi del MoVimento 5 Stelle perseguiamo altri risultati, ovvero ridurre quella sofferenza e ridare dignità, lavoro e futuro ai cittadini massacrati dalla crisi e dalle riforme ‘lacrime e sangue’ della vecchia politica” hanno spiegato i 5 Stelle.
Il senatore pentastellato Gianluigi Paragone, ospite al programma televisivo “Porta a Porta” su Rai1, ha fatto vedere “la curva di aumento dei poveri” perché “dal governo Monti in avanti si arriva dai 2 milioni e passa ai 5 milioni attuali”.
E rivolgendosi al professor Padoan ha detto che ci troviamo davanti ad “una platea di poveri in aumento per effetto della crisi, e forse per effetto delle ricette utilizzate per superare la crisi non hanno avuto oggettivamente un impatto positivo” e “noi stiamo incidendo nella carne viva del paese, se pensiamo di tenerla imballata per un discorso di fioretto politico, liberi di farlo, poi però queste persone si ricorderanno assolutamente”.
“Ma non è che si ricorderanno in cabina elettorale, si ricordano come tenuta sociale, io l’ho detto mille volte: considerano il Movimento 5 Stelle una bs sociale”.
L’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ha risposto dicendo che “non c’è dubbio che c’è un’emergenza nazionale di povertà e di esclusione, il punto è che il Reddito di Cittadinanza così come viene costruito e cambiato ogni giorno, non funziona e rischia uno spreco di soldi e un’operazione contraria a quello che serve: dare ai poveri una prospettiva di occupazione”.
“Il Reddito di Cittadinanza – ha proseguito l’economista – semplicemente non funziona, tanto valeva estendere il Reddito di inclusione interrotta dal governo precedente e rafforzarlo”.
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