“I finanzieri del Comando Provinciale di Messina stanno eseguendo due provvedimenti di arresti domiciliari nei confronti di Ezio Bigotti, imprenditore piemontese, presidente del gruppo STI aggiudicatario di numerose commesse della Centrale acquisti del Tesoro (Consip) e di Massimo Gaboardi, ex tecnico petrolifero Eni”.
Lo riporta l’ANSA.
“Sono accusati di corruzione in atti giudiziari e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale” si legge sul sito dell’agenzia “Il procedimento è legato all’inchiesta della Procura di Messina, guidata da Maurizio de Lucia, sul cosiddetto ‘Sistema Siracusa’ che, a febbraio dell’anno scorso, ha portato all’arresto di 13 persone accusate di far parte di un ‘comitato di affari’ capace di condizionare indagini e procedimenti giudiziari”.
“L’indagine” spiega l’ANSA “coinvolse, oltre all’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo, gli avvocati Piero Amara (legale di Eni) e Giuseppe Calafiore che da mesi collaborano coi magistrati”.
Il 6 febbraio 2018 la Guardia di Finanza eseguì 15 arresti per corruzione per due associazioni a delinquere accusate di reati contro la pubblica amministrazione, corruzione e frode fiscale. Le indagin, svolte dalla procura di Roma e quella di Messina in coordinamento con quella di Milano, portarono all’arresto, tra gli altri, dell’ex pm della Procura di Siracusa Giancarlo Longo e di Bigotti. Furono arrestati Piero Amara e l’imprenditore Fabrizio Centofanti.