“Abbiamo avuto lo scambio: Salvini non va a processo e allora si blocca l’opera della Torino-Lione, questo è lo scambio che è avvenuto, nemmeno troppo segreto, quindi scegliete di non scegliere, anzi scegliete l’interesse dei vostri partiti”.
Lo ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo del Partito democratico, Graziano Delrio, nella sua dichiarazione di voto sulle mozioni Tav.
“D’altra parte non era in discussione, qui non è in discussione quello che serve al Paese, qui è in discussione un ministro dell’Interno che sta 7 giorni in campagna elettorale in Sardegna mentre il ministero è abbandonato e quindi è logico che oggi avremmo dovuto discutere dei dati di fatto, ma li conoscete? questa è la prima domanda” ha proseguito.
Perché “mi sembra che assomigliate ormai sempre di più al Ministero della verità che descriveva Orwell nella sua opera ‘1984’, sulla porta di quel ministero c’era scritto ‘l’ignoranza è la forza’, allora avete mandato il presidente del Consiglio, il Ministro delle infrastrutture, e il vicepresidente del Consiglio in televisione e sui giornali a raccontare che questo tunnel non è stato mai scavato” ha detto Delrio.
“Peccato che a pagina 32 della relazione, c’è scritto che sono già stati scavati dei 9 km del tunnel, il 60 per cento cioè quasi 6 km e che la rinuncia all’opera determinerà un ripristino di quei 6 km oltre che degli altri 25 km delle gallerie, cioè avete mentito non so se per ignoranza o per mala fede” ha osservato.
“E avete mentito sostenendo che stiamo parlando di un’opera totalmente inutile o che avete inventato l’analisi costi-benefici” ma “che affidabilità ha questa analisi costi-benefici?” ha domandato l’ex ministro delle infrastrutture.
“Avete presentato un’analisi fatta sulla base dei bisogni della politica e che non ha alcuna credibilità e sta facendo ridere tutta Europa” accusando la maggioranza di “non far altro che mentire” e poi “che farete sulla Napoli-Bari? Lì c’è il collegio elettorale del ministro Di Maio” ha detto ancora.
E quindi Delirio ci dice che sono state fatte due cose buone, altro che scambio: la mancata autorizzazione a Salvini e il blocco della Tav sono due ottime scelte del Governo. Delirio può solo rosicare, a nome dei suoi amici prenditori della Tav e del Partito degli Affari.