“Io sarò anche un manettaro ma l’idea che un corrotto come Formigoni, per decenni sostenuto dalla ‘élite’ politica e sociale lombarda, finisca al gabbio per merito dello Spazza Corrotti del Ministro Alfonso Bonafede mi dà un gran gusto”.
Lo scrive su Facebook Manlio Di Stefano, deputato M5S e sottosegretario agli Affari esteri.
“E mi dà ancora più gusto” continua l’esponente 5Stelle “che a certificare la bontà della nostra norma sia un pezzo grosso di Forza Italia (partito fondato con la Mafia siciliana) come Renato Schifani che afferma a riguardo: ‘Lo andrò a trovare presto. Rispetto la decisione dei giudici, mi duole che fino ad un mese fa la pena sarebbe stata espiata secondo un rito più umano, che avrebbe previsto misure alternative. E non come avverrà ora per la legge spazzacorrotti'”.
“Formigoni, infatti, dovrà andare in carcere senza godere dei benefici penitenziari, a partire dalla detenzione domiciliari prevista per gli ultrasettantenni, ma esclusa per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione dalla nuova legge,” spiega Di Stefano, che conclude: “Grazie MoVimento 5 Stelle, grazie Alfonso Bonafede. Avanti così”.
Il M5S ha commentato la notizia dell’arresto dell’ex governatore della Lombardia in un post pubblicato sul Blog delle Stelle:
“L’ex presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, è stato condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi di reclusione e per lui si sono aperte le porte del carcere. Ma non c’è nulla da esultare per il suo ingresso nelle patrie galere, è semplicemente ciò che avviene in un Paese normale,” hanno scritto i 5Stelle.
“Il ministro Bonafede, poco dopo il suo insediamento,” prosegue il post “aveva denunciato la ridicola percentuale dei colletti bianchi in carcere: circa lo 0,7 per cento della popolazione dei detenuti. Che, di fronte alle proporzioni del fenomeno corruttivo in Italia, sa proprio di beffa, di sacca di impunità. Poi è arrivata la legge Spazzacorrotti, proposta dal ministro Bonafede e approvata prima in consiglio dei ministri, poi nei due rami del Parlamento”.
Bisogna però stare attenti ad attribuirsi dei meriti per arresti o carcerazioni. Non dimentichiamo le polemiche su Bonafede per il video dell’arresto di Cesare Battisti. L’Italia non è un paese manettaro ed esultando più del necessario si rischia di far diventare i colpevoli delle vittime o dei perseguitati.
La legge si chiama Spazza Corrotti e non spezza corrotti.
“Finire al gabbio”? Ma ha usato davvero questo orribile termine? Tra l’altro impiegato pochi giorni fa anche da Renzi per i suoi?
Dato che il Blog 5S dice che “non c’è da esultare” e invece a Di Stefano preme comunicare il suo “gran gusto” in questo caso il sottosegretario è un portavoce o esprime solo sé stesso?