Nicola Attianese è stato condannato agli arresti domiciliari per i reati di usura ed estorsione, ma i Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Salerno hanno eseguito un’ordinanza applicativa delle misura dei domiciliari emessa dal giudice durante le indagini preliminari.
Le indagini partirono nell’agosto del 2017 dopo che una vittima di usura presentò una denuncia nella quale dichiarava che a fronte di un prestito di circa 2mila euro, era stato costretto a restituirne circa 4mila.
Doveva versare circa il 120 per cento annuo, in seguito a gravi minacce di estorsioni personali e familiari.
La vittima ha poi scoperto che nella sua stessa situazione c’erano almeno altre 5 persone, tra cui anche imprenditori e liberi professionisti, e questo è stato accertato nel corso delle indagini.
Il denaro ricavato dall’usura e dall’estorsione veniva reinvestito in oggetti preziosi ed immobili, che sono stati sequestrati successivamente.
Il gip, oltre al sequestro degli oggetti, ha disposto anche il sequestro del provento dell’usura e dell’estorsione per un totale di circa 47mila euro.
Oltre a Nicola Attianese sono stati coinvolti nell’indagine per reati analoghi, altre dieci persone tra cui un militare dell’arma dei carabinieri che prestava servizio nella stessa sezione operativa di Salerno che all’epoca dei fatti ha condotto le indagini.
Per il militare dell’arma sono stati contestati la rivelazione del segreto d’ufficio perché si sospetta che abbia fornito delle informazioni coperte da segreto investigativo a Nicola Attianese, ma anche accesso abusivo ai sistemi informatici e truffa in danno dello Stato.
Per questi motivi è stata disposta la misura dell’interdizione dallo svolgimento delle pubbliche funzioni per sei mesi.