“C’è una differenza tra il mio caso e quello di Di Maio e di Di Battista. A prescindere dalla responsabilità dei loro genitori, quello che conta è la responsabilità di Di Maio e Di Battista in prima persona, perché Di Battista era amministratore della società del padre e Di Maio proprietario della società del padre. A me non interessano i genitori, ma loro”.
Così, l’ex ministro Maria Elena Boschi ospite alla trasmissione televisiva “Dimartedì” su La7 per rispondere alla domanda del conduttore Giovanni Floris circa le differenze e le analogie tra il caso di suo padre e quello dei padre dei due esponenti pentastellati.
“Mio padre per tre anni è stato massacrato più o meno su tutti i social network, da alcuni giornali e in taluni talk show. Oggi c’è un’archiviazione, mio padre nemmeno è stato assolto, non è andato proprio a processo perché non ha fatto niente. E non se ne parla, se non forse in qualche trafiletto in fondo ai giornali, mentre nei 3 anni precedenti si è fatto un grande clamore” ha aggiunto.
Quando Floris le ha fatto notare che “lei era sotto accusa per il conflitto di interessi” per il suo ruolo da ministro, la Boschi ha replicato: “no, guardi, il problema ha riguardato mio padre per tre anni e lo sa bene anche lei, perché le telecamere anche di questa rete lo seguivano quando era col cane, quando era in chiesa, quando faceva la spesa per mesi e mesi. Quindi, hanno riguardato lui. Dopodiché, se è risultato che non è responsabile mio padre, non c’è stato problema neppure per me”.
