Sono stati eletti al Consiglio Regionale della Sardegna Giovanni Satta, Antonello Peru e Gianfranco Ganau, candidati alle elezioni in Sardegna nonostante fossero ritenuti “impresentabili” dalla commissione Antimafia.
Satta è imputato di tre procedimenti: per riciclaggio in concorso con altri al Tribunale di Nuoro, al tribunale di Tempio Pausania per riciclaggio, al tribunale di Cagliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’ingente quantitativo e dall’essere reato trans nazionale.
Antonello Peru (FI-Berlusconi per la Sardegna) è imputato di concussione aggravata. Il dibattimento è in corso, nella circoscrizione di Sassari è stato il più eletto del suo partito con 4332 voti.
Il Presidente del Consiglio regionale uscente Gianfranco Ganau (Pd-Sardegna Zedda presidente) è imputato per tentata concussione in concorso. Il dibattimento è in corso ha preso nella circoscrizione di Sassari 1322 voti.
Erano otto in totale i candidati giudicati impresentabili, ovvero non conformi al Codice di Autoregolamentazione della Commissione antimafia, alle elezioni regionali in Sardegna.
Nell’elenco stilato dall’Antimafia figurava anche l’autonomista Marco Carlo Marra (Partito dei Sardi-Facciamo lo Stato) “imputato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio”.
C’erano poi tre “candidati che hanno riportato sentenze di condanne in primo grado” e che quindi per la legge Severino scatterebbe la sospensione se dovessero essere eletti. Sono i seguenti esponenti di centrodestra,: Maurizio Porcelli (Solinas presidente) che “risulta essere stato condannato dal Tribunale di Cagliari il 17 maggio 2018 per 4 reati di abuso d’ufficio alla pena di un anno e sei mesi di reclusione” e per il quale è stato proposto l’appello, Alberto Randazzo (Fi – Berlusconi per la Sardegna) “condannato dal tribunale di Cagliari il 20 febbraio 2017 a 3 anni di reclusione per peculato continuato e per il quale è stato proposto appello” e Oscar Salvatore Giuseppe Cherchi (Fi- Berlusconi per la Sardegna) “condannato dal Tribunale di Cagliari nel 2017 a 4 anni di reclusione per peculato continuato” e per il quale anche in questo caso è stato proposto l’appello”.
Se erano impresentabili, come hanno fatto a farsi eleggere. Vuol dire che i Sardi non hanno fatto alcuna ricerca su questi personaggi, avendoli votati. Si saprà in seguito, quanti Sardi hanno chiesto quota cento e, quanti si sono avvalsi del reddito di cittadinanza. Se una grande massa di cittadini avrà chiesto tali privilegi, vorrà dire che sono dei vigliacchi per non aver votato il movimento, fautore di dette leggi. Naturalmente, quando sopra detto vale anche per la regione Abruzzo e Sicilia.