“Ieri abbiamo dato il via al più grande Piano per il contrasto al dissesto idrogeologico mai realizzato in Italia. Ho deciso di chiamarlo ‘Proteggi Italia’, perché noi, con i fatti, vogliamo davvero proteggere il nostro Paese”.
Lo ha scritto il premier, Giuseppe Conte, in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.
“Da oggi cambiamo passo, realizziamo una ‘terapia del territorio’, dando un taglio al passato, alle politiche frammentarie e alle misure inefficaci. Mettiamo a sistema interventi per quasi 11 miliardi di euro. Risorse finanziarie già stanziate e preordinate non soltanto all’emergenza, come quelle già ripartite per le Regioni colpite dal maltempo lo scorso autunno, ma, soprattutto, mirate alla prevenzione e alla manutenzione del territorio. Solo per il 2019, ad esempio, sono già disponibili 3 miliardi di euro per opere immediatamente cantierabili” ha spiegato.
“Per la prima volta mettiamo in rete, facciamo ‘parlare’ tra loro diversi soggetti interessati. Per la prima volta procediamo a una importante unificazione organica di tutti i fondi prima disarticolati. E quindi spesso inutilizzati. Semplifichiamo le norme esistenti. Spendiamo meglio e più velocemente le risorse disponibili. In sintesi: ci prendiamo cura, con misure concrete e organiche, del territorio della nostra Penisola” ha proseguito Conte.
“Ma non ci basta – ha sottolineato – pianificare e introdurre strumenti di semplificazione, cabine di regia e provvedimenti mirati. Siamo guidati da una feroce determinazione a intervenire concretamente, cantiere per cantiere. Sbloccheremo tutti i cantieri che procedono lentamente o sono bloccati. Da nord a sud”.
“La tutela del territorio e dell’ambiente viaggia di pari passo con lo sviluppo economico del Paese: ogni manutenzione, ogni intervento, ogni cantiere porterà immediati riflessi in termini di qualità della vita e crescita economica. Le misure contro il dissesto idrogeologico rappresentano la prima vera grande opera pubblica di cui il Paese ha bisogno. Il nostro territorio è fragile: prendiamoci cura tutti insieme dell’Italia per farla ripartire più forte che mai” ha concluso il premier.