M5S: ‘Plastic free challenge: via la plastica dal comune di Torino’

1
75
Plastic-free

“310 milioni di tonnellate. È la produzione di plastica attuale nel mondo. Erano 15 milioni nel 1964. 8 milioni di tonnellate finiscono ogni anno negli oceani. 2050. L’anno in cui negli oceani ci sarà più plastica che pesci se non si interviene con urgenza”.

Lo ha affermato il sindaco di Torino, Chiara Appendino, in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.

“Sono dati che fanno male. Con la dispersione della plastica nell’ambiente stiamo contribuendo a distruggere il nostro Pianeta e, come sempre, a farne le spese saranno le prossime generazioni. La principale soluzione è una: limitare l’uso della plastica ogni qualvolta sia possibile, a cominciare da quella monouso” ha spiegato.

“Per questo motivo la Città di Torino, – ha fatto sapere il sindaco – su iniziativa dell’Assessore all’ambiente, Alberto Unia, e di concerto con gli assessori Sacco e Rolando, aderisce alla campagna ‘Plastic Free Challenge’, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e fortemente voluta dal Ministro Sergio Costa, che ringrazio.

“L’adeguamento dei contratti di fornitura delle macchine automatiche erogatrici, per eliminare la distribuzione di bottigliette d’acqua naturale, l’aumento dei punti d’acqua refrigerata con l’uso di bicchieri riutilizzabili, come già avviene a titolo sperimentale negli uffici dell’Anagrafe di via della Consolata; favorire la raccolta differenziata della plastica nelle sedi comunali di imballaggi di plastica monouso, in particolare di quelli collegati al consumo di cibi e bevande” ha aggiunto.

“Estendere progressivamente alle sedi comunali assegnate in concessione le stesse pratiche e approvare accordi con attività commerciali private per coinvolgerle in questo obiettivo. La plastica – ha precisato l’esponente pentastellata – sparirà anche da catering organizzati dalla Città in occasione di eventi e incontri. Questa gestione ecosostenibile si applicherà poi agli eventi che si terranno in città; verrà approfondito il tema alla luce della certificazione UNI ISO 20121 e di altri contributi offerti dai progetti europei”.

“Nei confronti dei suoi dipendenti, inoltre, l’Amministrazione comunale attiverà una campagna di sensibilizzazione e di informazione su ‘lastic free challenge’ anche con riferimento al potenziamento dell’applicazione dei Criteri minimi ambientali (Cam) in tutte le procedure di acquisto di beni, servizi e forniture” ha detto ancora.

“L’attenzione all’ambiente non sarà mai abbastanza ed è un tema su cui, come sapete, abbiamo intenzione di spenderci senza sosta. È dovere di ognuno di noi fare tutto il possibile affinché questo patrimonio venga preservato. Le Istituzioni devono essere d’esempio” ha concluso.

1 COMMENT

  1. Il.cosiddetto Plastic Free di altri Comuni serve invece solo come alibi per maggiori spese. Ad esempio la sostituzione delle posate in plastica nelle mense scolastiche con posate biodegradabili, molto più costose e che potrebbero essere sostituite da semplici posate in metallo portate da casa. E poi restano in “vigore” nelle mense le bottigliette di acqua minerale benché sia facile sostituirle con acqua alla spina. Le incongruenze dovute a resistenze di origine economica sono ancora molte.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here