“Iniziamo ad abbassare il cuneo fiscale alle imprese. Mezzo miliardo in meno sul costo del lavoro. Questa è la direzione che prenderemo ed andrà di pari passo con l’aumento dei salari dei lavoratori”.
Così il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, in cui hanno sottolineato che si tratta di un “sostegno concreto, e non chiacchiere come fatto negli scorsi anni, alle aziende e aumento degli stipendi per chi si sacrifica ogni giorno per la propria famiglia o desidera crearsela ma non può”.
Il leader pentastellato Luigi Di Maio ha rilasciato un’intervista a Il Sole 24 Ore dopo la firma del decreto che aggiorna le tariffe Inail, e ha spiegato che l’abbassamento delle tariffe è stato voluto “per dare alle imprese un primo vero sgravio sul costo del lavoro. Nel 2019 il vantaggio netto delle imprese in termini di minori costi è stimabile in oltre 500 milioni di euro. In totale le imprese risparmieranno oltre 1,7 mld di euro. Il cuneo fiscale è un tema centrale e da lì passa la possibilità per il Paese di essere competitivo. È un obiettivo che perseguiamo come esecutivo e che sappiamo di dover maneggiare con cura”.
“L’abbassamento delle tariffe è strutturale e generalizzato, abbiamo lavorato con l’Inail affinché ci fossero tariffe più legate al tasso di incidenti e abbiamo inserito nuove professioni. Un salto nel futuro. Entrano le attività legate alla produzione di nanomateriali, un settore di produzione prima non presente che invece è in forte crescita con produzioni di alta qualità” ha proseguito Di Maio.
“Poi sono state inserite le attività di consegna merci in ambito urbano, – ha fatto sapere – come i rider che stranamente non erano previsti anche se le vecchie tariffe sono state realizzate negli anni ’90 quando erano in auge gli antenati dei rider, i pony express: sono i misteri della burocrazia di questo paese”.
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