“Solo il 10-15 per cento dei parlamentari di Forza italia deve ancora mettersi in regola e pagare i contributi dovuti mensilmente al partito. Questa quota – tra i 200mila e i 300mila euro – comprende quei deputati e senatori che non hanno mai versato nulla, che, grazie a Dio sono una residua minoranza, e quelli che hanno arretrati di almeno tre mesi”.
Lo ha rivelato il senatore e tesoriere di Forza Italia, Alfredo Messina, all’Adnkronos parlando delle finanze di Forza italia dopo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
“Pagare è un obbligo morale, chi non paga deve capire che è un inadempiente, non si deve sentire un furbo. Mi auguro che chi non versa le quote dovute si senta un minimo a disagio e in imbarazzo rispetto ai colleghi che ottemperano l’impegno di sostenere il partito con puntualità. Del resto, se fai parte di un circolo, il socio che non paga viene sospeso” ha aggiunto.
“Abbiamo ridotto al massimo le spese” ha sottolineato Messina, assicurando che come partito intendono “pagare tutti i nostri debiti, questa è una regola tassativa. Abbiamo classificato i creditori in privilegiati e chirografari, offrendo naturalmente percentuali diverse, a seconda del titolo che vantano”.
Per uscire dai debiti, ha spiegato l’esponente di FI, “offriamo una somma a transazione-stralcio che, se accettata, permette al creditore di incassare immediatamente l’importo e così noi riduciamo in maniera significativa l’esposizione debitoria”.
Secondo l’ultimo bilancio pubblicato, relativo al 2017, Forza Italia è riuscita a registrare un avanzo di 1 milione 344mila 645 euro, soprattutto grazie alle minacce di Berlusconi di non ricandidare nessuno e di togliere gli incarichi ai parlamentari, in vista delle elezioni del 4 marzo.
Messina nella relazione gestionale del rendiconto 2017, ha precisato che rispetto al 2016, “le contribuzioni da parlamentari si sono incrementate di circa il 76 per cento”.
Ma Fi deve ancora restituire circa 90 milioni di euro a Berlusconi, infatti il tesoriere ha dichiarato che ha “un’ambizione: riuscire almeno a intaccare questo debito, cercare in qualche modo di ridurlo, cominciando a tagliare proprio i debiti verso i fornitori”.
Lo sanno tutti che Berlusconi per evitare mancati pagamenti delle quote mensili si fa pagare in anticipo, al momento della candidatura e della elezione.