Giusto per essere precisi con un minimo di professionalità, precisiamo quali sono le parole contenute nell’acronimo TAV: Treno Alta Velocità.
Si tratta di treno merci. Non trasporta persone.
Tutti, anche i Sì TAV convergono che l’investimento sarà in perdita miliardaria.
Ma, così argomentano, meno di quanto scrive la Commissione guidata dall’esperto internazionale Ponti e in ogni caso bisogna farlo per essere collegati meglio all’Europa.
La bizzarria di questi ragionamenti assomiglia molto a una arrampicata sugli specchi.
Dopo questa brevissima quanto necessaria premessa, andiamo a vedere le vere ragioni della forsennata tifoseria pro TAV.
Partiamo dai giornaloni, cominciando da ‘La Stampa’ di Torino.
Un tempo questo quotidiano era considerato molto serio, equilibrato, forniva un servizio di informazione discutibile, ma sempre comunque dignitoso.
Da quando è passato sotto il controllo dei De Benedetti – oggi La Stampa fa parte del Gruppo GEDI, controllato da loro – La Stampa è diventato un foglio di propaganda anti 5S e anti Governo Conte.
Ormai diffonde fake news a getto continuo. Ha perso ogni credibilità.
Ma De Benedetti e il direttore Maurizio Molinari ritengono che perdere credibilità non sia importante. Hanno scelto di diventare foglio sguaiato di propaganda di parte. Pensano così di arrestare il calo dei loro lettori. Ma anche di difendere gli affari delle aziende coinvolte nel business del TAV o di altri business, vedi gioco d’azzardo, colpiti dalle azioni del Governo volute dai 5 Stelle, che però vedono la Lega, minimo defilata e in molti casi apertamente contraria, come nel caso TAV e in altri casi.
Ed ecco perché La Stampa usa il pugno d’acciaio con i 5 Stelle e il guanto di velluto soffice con la Lega.
Ma un altro obbiettivo è indebolire il M5S fino al punto di contrapporlo alla Lega e viceversa, per far saltare il Governo Conte.
Ecco una raccolta di fake news de ‘La Stampa’ degli ultimi giorni.
Frasi mai dette dai 5Stelle:
“Di Maio: ‘Io leader per altri nove anni’” (sulla conferenza stampa in cui Di Maio diceva che sarà capo politico per altri 4 anni);
“Il veto di Grillo e Di Battista: ‘Se dice sì (al Tav, ndr), sfiduciamo Di Maio’” (mai detto da nessuno dei due);
“Se (la nuova analisi) ci spingerà a una rivalutazione del progetto, siamo pronti a rivedere le nostre posizioni” (frase attribuita a Conte ma mai da lui pronunciata: ieri l’ha ribadito in una smentita).
Un esempio dei tanti casi di fake news del ‘Corriere’ di Cairo:
“Mossa di Conte sulla Tav. Lavora al compromesso: sì all’opera, ma ridotta. Pressing su Di Maio”. Vale per questa fake la stessa smentita di Conte riportata su per ‘La Stampa’.
E ora sulla falsa riga delle precedenti fake quella di ‘Repubblica’, il foglio di De Benedetti di propaganda ‘de sinistra al caviale’:
“Il governo prepara la mini-Tav. Nuova analisi per ridurre i costi”.
Infine la versione della fake da parte del ‘Messaggero’ del costruttore romano Caltagirone:
“Conte riduce l’opera”.
Vediamo ora brevemente le altre comparse della commedia italiana della politica politicante.
Quelli del PD intendono caratterizzarsi come i talebani pro TAV. Vogliono gridare forte e chiaro che insieme a FI sono gli hooligan del TAV.
Si racconta che molte cooperative – di forma ma non di sostanza – di area PD davano così scontato il boccone in bocca di diverse commesse provenienti dal TAV, che si erano impegnate come se lo avessero inghiottito e digerito.
Era completamente fuori da qualsiasi loro previsione un Governo a guida 5S con Conte Presidente del Consiglio.
Il panico del PD, suscitato dal panico di queste cooperative di area, è giunto al punto di fare un’operazione politica che sa di boomerang:
la richiesta di dimissioni del Ministro Toninelli.
Toninelli, dopo averlo saputo, si è messo ad esultare per la gioia: una medaglia di cui andare fiero!
Donde viene il panico rabbioso di FI? Perché Berlusconi se la prende così tanto per il TAV?
Tutto il mondo della cosiddetta ‘imprenditoria’ MI-TO, più correttamente, ‘prenditoria’, rimarrà a bocca asciutta per il preventivato affare del secolo in Val di Susa. Questo mondo, furibondo, chiede al padrone di FI, di darsi una mossa a difendere i loro interessi pressando la Lega.
E il panico di tutti gli altri poteri marci che origine ha?
Presto detto: la fine del loro mondo dorato!
Ora vi rendete pienamente conto di quanto è falsa la narrazione della debolezza del M5S!
Non saranno queste fake news a sconfiggere il M5S.
Il Movimento 5 Stelle è il capo potente dell’opposizione a tutti i poteri marci e a tutti i ‘prenditori’.
Ma è anche il capo della maggioranza di governo che difende gli interessi della povera gente, della gente che lavora con serietà e onestà e dei veri imprenditori.
Il TAV non si farà!
L’ultima puntata della commedia italiana alla Totò sarà la prossima settimana.
Dopo di che sentiremo solo i pianti sguaiati degli orfani Sì TAV, che metteranno il morto in frigo per non sotterrarlo, dicendo che è ancora vivo, ma non esce di casa.
Peccato, non potranno neanche recarsi alla posta per ritirare la pensione.
CHISSÀ CHE GIRO DI MAZZETTE .PER FORTUNA I 5S SONO DI PAROLA.IO COMUNQUE DELLA LEGA NON MI FIDO.NON CAPISCO CONE TUTTO IL NORD ITALIA VOTA LEGA:FORSE PERCHÉ ODIANO I MERIDIONALI .HA SAPERLO. ANCHE PERCHÉ HANNO GOVERNATO CON FORMIGONI E SAPPIAMO TUTTI COME È FINITA.QUINDI CHI VOTA LEGA NON VOTA PROPRIO UN PARTITO DI ONESTI.