L’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha proposto un piano editoriale per il triennio 2019-2021 per riorganizzare la televisione, che verrà votato mercoledì 6 marzo dal Consiglio di amministrazione.
La parte che riguarda i giornali è particolarmente complessa, mentre è meno problematica ma corposa, la parte che tratta della riorganizzazione di Rai1, Rai2 e Rai3.
L’idea è che la Lega e il Movimento 5 Stelle si spartiscano le direzioni, ma per evitare che i conduttori del Tg1, del Tg2 e del Tg3 siano protetti di determinati partiti, il cambiamento consiste nel prevedere un’unica direzione.
Questo significa che i contenuti dei telegiornali verranno prodotti in un unico spazio che alimenterà tutte le piattaforme, tv e web.
Questa un’unica direzione si occuperà di organizzare il lavoro di otto nuove sezioni: Intrattenimento-prime time; Intrattenimento culturale; Intrattenimento-day time; Fiction; Cinema e Serie tv; Kids; Documentari; Nuovi format.
Il lavoro di ogni sezione verrà mandato in onda nelle diverse reti, le quali non avranno più un direttore ciascuna ma un solo responsabile.
“Io tiro dritto in questa grande riorganizzazione che gioverà al funzionamento della Rai, al risparmio e al rilancio”, queste le parole con cui Salini ha descritto gli obiettivi alla base del piano da lui realizzato.
Ma il vicepremier Matteo Salvini ha già espresso le sue perplessità al premier Giuseppe Conte e al vicepremier pentastellato Luigi Di Maio.
Ugualmente la consigliera Rai del Pd, Rita Borioni, in Consiglio di amministrazione non si è mostrata favorevole al progetto, così come l’esponente dem, Francesco Verducci, in Vigilanza Rai ha detto che “il nuovo piano industriale pare fatto apposta per essere un poltronificio sovranista, spartito tra M5S e Lega”.
Forza Italia è sfavorevole, e lo stesso presidente della Rai Marcello Foa è titubante.
Lega e Fratelli d’Italia hanno il timore di perdere il controllo di reti e telegiornali, ed in particolare in Consiglio di amministrazione si sono espressi Igor De Biasio e Giampiero Rossi i quali hanno messo in luce il poco spazio dedicato alla radio.
Ci dovrebbe essere anche una nona direzione che riguarderebbe i talk show e l’approfondimento giornalistico, particolarmente importante per i leghisti.
Il Movimento 5 Stelle invece avrebbe l’intenzione di affidare il filone informativo al conduttore Franco Di Mare e alla conduttrice Monica Setta la parte legata all’intrattenimento.
Tuttavia, la realizzazione di questo piano deve essere concepita in tempi lunghi, si prevede infatti che si arriverà ad un’unica direzione solo nel 2023.
IL PD OGGI SI VOTA MA NON DIMENTICHIAMO CHE ANNO MASSACRATO L’ITALIA ADESSO FANNO CRITICA ALL MINISTRO TONINELLI CHE A DETTO I SOLDI SI SPENDANO X LE STRADE LAVORI MAI FINITI X L’ITALIA