“Nicola Zingaretti che annuncia come prima mossa la visita ai cantieri-fantasma del Tav all’indomani della bella vittoria alle primarie non è un bel sentire”.
Così nel suo editoriale di oggi Marco Travaglio.
Il neo segretario del Pd, intervistato ieri dal “Messaggero” ha infatti dichiarato: “La mia prima mossa da segretario sarà simbolica e importante: andrò a visitare i cantieri della Tav il prima possibile”.
Il direttore del Fatto Quotidiano ipotizza: “Forse è solo una cambiale da pagare, in vista delle Regionali, al Partito degli Affari e ai suoi numi tutelari torinesi Chiamparino e Fassino, noti trasformisti ex comunisti, ex dalemiani, ex prodiani, ex veltroniani, ex bersaniani, ex renziani e ora zingarettiani”.
“Se davvero, come dice, il neosegretario Pd vuole ‘voltare pagina’ rispetto al passato della Ditta e del renzismo, quello era l’ultimo posto dove farsi vedere nel primo giorno della nuova avventura,” commenta Travaglio.
“Anche perché,” osserva il giornalista “per parlare al mondo produttivo del Nord, ci sono mille altre occasioni un po’ più moderne e avanzate di un vecchio, costoso, inquinante, inutile buco nelle Alpi che neppure i francesi hanno più alcuna intenzione di finanziare”.
Travaglio definisce Zingaretti “brava persona e politico navigato” e si chiede quale sarà la sua politica: combattere la Lega e offire al tempo stesso un’alternativa ai 5Stelle, oppure combattere indiscriminatamente i cosiddetti “sovranisti”, quindi Lega e M5S.
Travaglio fa notare anche che non si parlerà di nuova maggioranza fino alla prossima legislatura in quanto, se anche il governo gialloverde dovesse cadere, il Pd senza i renziani non avrebbe i numeri per poter governare con il Movimento 5 Stelle. “Ma chi fa politica deve individuare il nemico principale e agire di conseguenza,” spiega il giornalista.
Leggi l’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano…
Il nuovo vocabolario Zingaretti della lingua italiana cambia pagina ma solo per offrire più spazio ancora alle figure retoriche dello sviluppo e della crescita a colpi di mega appalti.
Il pellegrinaggio devoto al santuario della Tav dimostra che poco o nulla è cambiato in tema di asservimento del Pd alle lobby.
NON È ZUPPA MA PAN BAGNATO, A LORO DEGLI ITALIANI CHE NON ARRIVANO A FINE MESE NON GLIENE IMPORTA NULLA.
Non c’è che dire, italia disastrata, 50% dei ponti stradali e autostradali da rifare o mettere in sicurezza, dissesto idrogeologico, agricolo, industriale, sanitario, giustizia a livelli da 3° mondo, sistema scolastico che stà colando a picco, costo del lavoro a rivedere. Tasse tra le più alte al mondo e non ci hanno lasciato una lira, anzi, una montagna di debiti ed ormai è chiaro a tutti il perchè. E la priorità della nuova dirigenza pd è la tav, bene, avanti così e governerete l’Italia tra molto tempo….ma voi non ci sarete più, sarete spariti di vecchiaia, di malafede è di pochezza intellettuale, ciao ciao…
Colpa dei “pentiti” che gli hanno dato un pò di ossigeno