Banche, Sileoni a Marattin: ‘Nei cda di quelle piccole c’era quasi tutta gente del Pd’. La replica: ‘Ne risponderà penalmente’

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Coffe-break

Il deputato dem, Luigi Marattin, e segretario generale del Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) Lando Maria Sileoni, ospiti alla trasmissione televisiva “Coffee Break” su La7 hanno discusso sulle banche.

Marattin ha esordito dicendo che “venticinque anni fa, in questo Paese, le banche erano enti di diritto pubblico. Da lì in poi sono nati due grandi gruppi europei, Unicredit e Intesa, e in mezzo sono rimaste banche che, in realtà, hanno un po’ conservato quel virus dell’allocazione del credito, non per creare sviluppo, ma per soddisfacimento di criteri politici”.

Marattin quindi ha affermato che ci sia stato un cambiamento del sistema bancario italiano, ma Sileoni in disaccordo ha osservato che “quelle piccole banche di cui parla, cioè quelle che hanno mantenuto il virus, negli ultimi 20 anni, nei loro consiglio di amministrazione avevano quasi tutta gente del Pd”.

Il parlamentare dem ha ribattuto sottolineando che l’affermazione di Sileoni fosse “grave” e contemporaneamente è intervenuto il sottosegretario M5S all’Economia, Alessio Villarosa, che ha detto: “i 5 Stelle non c’entrano di sicuro”.

Il segretario generale ha proseguito dicendo che “il Pd è stato nel consiglio di amministrazione di tutte le piccole e medie banche. E questa è storia. Ma scherziamo? Le posso elencare almeno 40 banche”.

“Cioè noi stiamo dicendo che il Pd ha nominato dei propri rappresentanti nei consiglio di amministrazione di quelle banche? Se lo state dicendo, per carità, ne risponderete penalmente” ha chiesto Marattin, rivolgendosi anche al conduttore Andrea Pancani.

“Penalmente?”, ha domandato Sileoni.

“Certo – ha puntualizzato l’esponente del Pd – è un’affermazione falsa, questa è diffamazione. Se la vuole ripetere, sono ben contento di fargliela ripetere. Io non sono il segretario del Pd. Se io sento dire da un autorevole rappresentante che il Pd ha nominato propri esponenti.”

“Io non ho detto questo – ha precisato l’interlocutore – ho detto che attraverso le fondazioni bancarie i rappresentanti della politica locale erano presenti nei consiglio di amministrazione.

“E che c’entra il Pd? – ha ribadito Marattin – c’era la Lega”.

“C’erano tutti i partiti e anche quelli del Pd. Quindi, come fa a parlare di rinnovamento nelle banche?” ha concluso il segretario del Fabi.

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