M5S: ‘Basta vendere armi ai Paesi in guerra. Depositato ddl che modifica l’attuale normativa’

0
52
ddl-armi

“In Italia esiste una legge, la 185 del 1990, che dovrebbe impedire la vendita di armi a Paesi in guerra o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Una legge all’avanguardia per l’epoca in cui fu approvata, trent’anni fa, ma che è stata progressivamente svuotata e sistematicamente aggirata, consentendo forniture militari ‘made in Italy’ utilizzate in conflitti armati, uccidendo anche civili. È successo anche recentemente in Yemen con le bombe vendute all’Arabia Saudita. Non deve succedere più!”.

Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Ferrara in un post sul suo blog ospitato dal Fatto Quotidiano poi rilanciato dal Blog delle Stelle.

“Non possiamo tollerare di avere le mani sporche di sangue!” continua Ferrara “Lo hanno ribadito più volte Luigi Di Maio, il sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ancora pochi giorni fa. È scritto anche, nero su bianco, nel contratto di governo tra le misure per contrastare alla radice le cause dei fenomeni migratori”.

“A prescindere dal caso specifico dello Yemen” scrive ancora “e dalla sospensione delle forniture militari all’Arabia Saudita, decisione eminentemente politica su cui dobbiamo ancora trovare una convergenza con la Lega, e proprio per evitare che questa materia rimanga ostaggio dalle dinamiche politiche del momento, abbiamo deciso che è ora di ristabilire nuovamente dei chiari paletti normativi per rende meno discrezionale le decisioni della politica, troppo spesso condizionate da interessi contingenti”.

“Per questo” fa sapere “ho depositato un disegno di legge che modifica l’attuale normativa rendendo più chiari e stringenti i criteri di individuazione dei Paesi a cui non possiamo vendere armi, eliminando le falle che fino a oggi hanno consentito di eludere ‘legalmente’ il divieto di legge“.

“Il mio disegno di legge” spiega il senatore pentastellato “introduce un’importante novità anche rispetto al tipo di armi soggette a controlli. Oggi è possibile vendere, senza nessuna limitazione, grandi quantitativi di armi comuni non militari – pistole e fucili anche semiautomatici – e relative munizioni, se non destinate a forze militari o di polizia, senza che queste ricadano tra i divieti della legge 185 del 1990. Noi inseriamo anche questo tipo di armi, le più usate in triangolazioni e traffici illeciti a vantaggio di gruppi armati e terroristici, tra i materiali soggetti al controllo della legge sulle esportazioni”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here