Maroni rischia un nuovo processo

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L’ex governatore della Lombardia Roberto Maroni rischia un nuovo processo con l’accusa di turbativa d’asta e induzione indebita.

Maroni avrebbe assunto in una società controllata dalla Regione lombarda una sua amica, con la quale avrebbe avuto “relazione affettiva”, secondo quanto riportato da Repubblica.

Il pm Giovanni Polizzi ha chiesto al gup Sara Cipolla il rinvio a giudizio per Maroni e per Guido Bonomelli, direttore generale di Infrastrutture Lombarda (Ilspa), per un contratto da 20mila euro per sei mesi (con possibilità di rinnovo) stilato per l’architetto Giulia Capel Badino, la quale si era candidata con la Lega alle elezioni politiche del 2013.

La procura di Milano sostiene che l’esponente leghista avrebbe “premuto” su Bonomelli per convincerlo a dare l’incarico a Badino, che è stata pi inclusa nel progetto di Infrastruture Lombarde che riguarda la realizzazione della Città della Salute nell’area Falck di Sesto San Giovanni.

Nel giugno scorso i giudici della IV sezione penale del Tribunale avevano condannato Maroni a un anno e a 450 euro di multa per un solo capo di imputazione con pena sospesa e all’interdizione dai pubblici uffici nell’ambito del processo in cui era accusato di pressioni illecite per far ottenere vantaggi a due sue collaboratrici. I giudici avevano riconosciuto l’esponente leghista colpevole del reato di turbata libertà del contraente per l’affidamento di un incarico in Expo alla ex collaboratrice Mara Carluccio.
Per l’avvocato Domenico Aiello “se non fossimo stati a Milano questo processo sarebbe abortito prima e invece noi qua l’abbiamo subito, perché il pm ha cercato di curare il malato di cancro che è questa indagine con l’aspirina della presunta relazione sentimentale“.

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