“Ho fatto ciclismo per tanti anni da ragazzo e so bene quanto possa essere pericoloso pedalare lungo le nostre strade, così piene di traffico e spesso attraversate in modo selvaggio e senza regole da chi guida i veicoli a motore”.
Così il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli su Facebook.
“In Parlamento” ha fatto sapere “abbiamo già una proposta di legge del M5S che prevede norme importanti a tutela di chi viaggia in bici e stiamo lavorando a una delega di riordino complessivo del Codice della strada”.
“Proprio per questo,” ha proseguito “ho voluto incontrare Marco Cavorso, perché la mobilità attiva è al centro delle nostre attenzioni e perché la sua storia mi ha molto colpito. Suo figlio Tommaso a 13 anni, nel 2010, è stato ucciso nella provincia fiorentina mentre pedalava, investito da un pirata della strada che stava effettuando un sorpasso contromano su una striscia continua”.
“Cavorso” ha raccontato Toninelli “è venuto nel mio ufficio accompagnato dalla mamma di Tommaso, dalla ex campionessa di ciclismo Alessandra Cappellotto, prima italiana a vincere un mondiale nel 1997 e oggi vicepresidente dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, e da Paola Gianotti, una che con la bici ha fatto il giro del mondo e della bici ha fatto uno stile di pensiero e di vita. Ho ascoltato con grande interesse i temi della loro campagna #siamosullastessastrada e la proposta di specificare nel codice una precisa distanza minima da rispettare quando si supera un ciclista con un veicolo a motore”.
“È inaccettabile che in Italia muoia per incidente un ciclista ogni 35 ore. Quelli che oggi vengono identificati tra i “soggetti deboli” della strada e vengono considerati spesso un intralcio dagli automobilisti, in realtà sono la nostra risorsa più importante per migliorare la qualità della vita di tutti. Questo Governo deve supportare e sostenere un cambio culturale radicale in tal senso: perché migliorare la circolazione e abbattere il costo sociale dell’incidentalità stradale significa dare un beneficio a tutta la collettività,” ha concluso.