Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, è contrario al taglio dei vitalizi in Sicilia che è stato stabilito dal Movimento 5 stelle alla Camera.
“Non sono disponibile a tagliare i vitalizi dei deputati regionali come ha fatto Fico alla Camera” ha detto, aggiungendo che “se l’Ars ritiene di fare così mi sfiduci”.
“Sono invece disponibile a studiare un diverso sistema di tagli, tenendo conto delle tante persone perbene che hanno dato il meglio di se stessi a questa regione. A loro sarebbero andati, con il metodo Fico, 600 euro. Non posso consentire il massacro sociale di persone che hanno solo la colpa di avere servito questa terra. Peraltro si farebbe un regalo ai ladri che proprio perché rubano non hanno bisogno di vitalizi” ha fatto sapere il presidente.
In realtà, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio, se la regione non applica il taglio dei vitalizi, vengono tagliati i trasferimenti alla regione da parte dello stato. Le regioni hanno tempo fino al 31 marzo per adeguare i vitalizi al metodo di calcolo contributivo.
Ma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, contrario alla norma, ha dichiarato che “prima deliberiamo e poi ne parliamo. Bisogna formalizzare l’atto, poi la palla passerà al Consiglio di presidenza. Se impugniamo noi la legge diventiamo i difensori del privilegio davanti all’opinione pubblica”.
“Per la Regione significherebbe un taglio di 20 milioni di euro, che non possiamo permetterci” ha aggiunto il governatore di centrodestra.
Di conseguenza sarà l’Assemblea regionale a deliberare sui tagli dei vitalizi, che sul bilancio incidono per circa 18 milioni di euro ogni anno.