“Siamo felici per la libertà. Ma non ci basta: noi vogliamo dimostrare la nostra innocenza. E lotteremo per questo. Grazie a chi ci ha sostenuto in questi giorni durissimi”.
Così Tiziano Renzi, padre di Matteo Renzi, commenta la decisione del tribunale del riesame di Firenze di accogliere la richiesta della difesa di revocare la misura degli arresti domiciliari per lui e la moglie Laura Bovoli.
Gli arresti domiciliari erano stati disposti lo scorso 18 febbraio dal gip nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta e fatturazioni per operazioni inesistenti.
Nei confronti dei genitori dell’ex premier il tribunale ha disposto la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per 8 mesi. Nei confronti di Massone, leggiamo su TgCom, i giudici hanno disposto l’obbligo di dimora nel territorio del Comune di Campo Ligure (Genova) con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 22 alle 6. Le motivazioni del provvedimento del Riesame saranno depositate nei prossimi giorni.
Il gip, nell’ordinanza in cui chiedeva i domiciliari, scriveva: Esistono ancora gravi indizi di colpevolezza che non risultano messi in discussione dalle dichiarazioni degli indagati i quali si sono limitati ad affermare la falsità di alcune testimonianze e di alcuni documenti”. E ancora: “I coniugi Renzi con le loro dichiarazioni non offrono una diversa ricostruzione dei fatti ovvero la offrono solo se si ipotizza una specie di complotto che ha determinato la costituzione di indizi falsi”.
L’avvocato dei due coniugi, Federico Bagattini, ha dichiarato: “Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono persone libere – dice – per i prossimi otto mesi non potranno svolgere attività imprenditoriale. La difesa esprime la propria soddisfazione alla quale si unisce quella dal punto di vista umano dei coniugi Renzi”.
Nei giorni scorsi la Procura di Firenze aveva dato parere negativo alla revoca degli arresti domiciliari per i due coniugi