Il filosofo, Diego Fusaro, ospite al programma televisivo “Mattino Cinque” su Canale 5, si è espresso in merito al tema della Tav.
Fusaro ha detto che “quest’opera serve principalmente alla libera circolazione di merci in Europa e io credo invece che lo Stato italiano debba difendere innanzitutto le istanze dei suoi cittadini, i loro bisogni più che pensare alle merci”.
“In Val di Susa c’è una comunità democratica che resiste a questi processi: bisognerà ben ascoltarla” ha detto ancora, sottolineando che la Tav “è una follia ad alta velocità”.
In un post pubblicato sul suo profilo Twitter, il filosofo, sempre riferendosi allo stesso tema ha aggiunto che “la Tav, il tripudio della libera circolazione delle merci. Il trionfo del capitale a scorrimento illimitato e onnidirezionale. L’apoteosi del libero mercato a beneficio dei dominanti e delle merci. La vittoria delle ragioni del capitale su quelle degli uomini”.
La Tav, così come tutti indistintamente gli altri progetti di grandi opere, attestano soltanto la volontà speculatrice del capitalismo strutturalmente ostile ad ambiente ed esseri umani. In questa vicenda, così come in altre analoghe, si rivela la piena funzione infame e reazionaria di sindacati, partiti politici, tecnocrati, opinionisti e giornalisti asserviti al capitale. Oggi e sempre è indispensabile opporsi a questo e a qualsiasi altro progetto infrastrutturale senza cadere nelle trappole della fantomatica creazione di posti di lavoro e dell’impulso allo sviluppo produttivo. Nel mondo capitalista il lavoro non è attività creativa umana, bensì sfruttamento, alienazione e morte: nulla, cioè, che meriti difesa. E lo sviluppo è solo il precipizio della barbarie capitalista, il disastro di un mondo già più che (inutilmente) sovrasviluppato che col suo culto mortifero della merce rappresenta l’antitesi delle reali necessità umane.