M5S: ‘Altro che Tav, la vera Grande Opera che serve al Paese è la manutenzione del territorio’

“Altro che Tav! La vera Grande Opera che serve al Paese è la manutenzione del territorio massacrato dal drastico calo degli investimenti negli ultimi anni, dai terremoti e dal maltempo”.

Così il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, in cui hanno spiegato che “con il piano #ProteggItalia abbiamo stanziato quasi 11 miliardi nel triennio 2019-2021: migliaia di interventi sul territorio valgono molto più che una singola opera senza futuro, sia in termini di utilità sociale che di ritorno occupazionale”.

“L’Italia dei cantieri e del lavoro riparte da qui!” hanno sottolineato i 5 Stelle.

I deputati del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, Francesca Flati, Giorgio Lovecchio, Michele Sodano, Marialuisa Faro e Francesco Buonpane hanno spiegato in cosa consiste questo piano.

Leonardo Donno, ha precisato che è stato “il Presidente Conte a lanciare il piano #ProteggItalia”, che è il piano nazionale “per la sicurezza del territorio: 11 milioni di euro stanziati contro il dissesto idrogeologico e del maltempo” ha aggiunto Francesca Flati.

“La vera grande opera di cui l’Italia ha bisogno non è altro che la messa in sicurezza del nostro territorio” ha ribadito la Flati.

Tuttavia, come ha osservato Giorgio Lovecchio, “per anni la malapolitica si è riempita la bocca parlando di grandi opere e poi ha abbandonato le nostre terre” infatti “il 91 per cento dei comuni italiano è a rischio idrogeologico, parliamo di oltre 3 milioni di famiglie italiane”.

Finalmente ora “passiamo dalla politica dell’emergenza alla politica della prevenzione” perché “non si può più morire di pioggia in Italia e per questo il nostro è un intervento straordinario per prevenire le tragedie, abbiamo messo 11 miliardi di euro nel vero progresso: nuove infrastrutture, collegamenti più efficienti e più sicurezza per gli italiani” ha affermato Michele Sodano.

Ugualmente, Marialuisa Faro, ha rimarcato il fatto che “ci hanno consegnato un paese a pezzi” ma “investiamo nel prossimo triennio per rimetterlo in piedi, aprendo cantieri in tutta Italia”.

E Francesco Buonpane, ha concluso dicendo: “emergenza, prevenzione, manutenzione, semplificazione, sono questi i quattro pilastri del nostro piano”.

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