“Appare evidente che i bandi sono stati rinviati, ma se la Lega vuole che diciamo che i bandi sono partiti, lo facciamo. Se li fa stare meglio ok, basta che chiudiamo questa farsa”.
È quanto avrebbero riferito fonti del Movimento 5 Stelle secondo quanto riportato dai media. I pentastellati affermano che “anche Telt in una nota stampa ufficiale ha sottolineato l’impegno a verificare le volontà dei due governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese”.
Il vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha dichiarato che “la Tav andrà avanti, i bandi partono, ma non c’è soltanto la Tav, di cui comunque discuteremo, sulle modifiche e sulla revisione dei finanziamenti con la Francia e con la Ue, ma ci sono altri 300 cantieri da sbloccare”.
“Conte, Di Maio e il sottoscritto siamo assolutamente d’accordo che l’Italia abbia bisogno di uno shock sulle infrastrutture,” ha aggiunto il leader della Lega.
“La discussione sulla Torino-Lione è stata molto utile perché tutti i colleghi di governo hanno capito che la Tav va inserita in un discorso più generale, che diventerà operativo già nei prossimi giorni. Approveremo in consiglio dei ministri un decreto urgente, per riavviare, da Nord a Sud, quei 300 cantieri fermi che rappresentano un Paese che non è quello dei cittadini ma era quello del Pd e di chi ha governato prima di noi. Un’ Italia immobile. Noi le diamo una scossa”.
Alberto Perino, storico leader No Tav della Valsusa, in un colloquio con l’Adnkronos, ha detto che Salvini “ha il problema di trovare i soldi per mandare avanti il partito, cosa pensate che gliene freghi della Tav e che “le grandi opere servono da sempre per finanziare i partiti e anche la mafia e la criminalità organizzata”.
Ormai il Padano doc gli ordini li prende dalla mummia. Bisognava aspettarselo.