Secondo l’ultimo sondaggio Gpf Inspiring Research, realizzato per il quotidiano La Notizia, esclusivamente il 7,8 per cento degli italiani considera prioritario il Tav Torino-Lione, e la maggior parte sostiene che questa tematica non possa portare ad una reale crisi tra i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e quindi del governo.
Il premier Giuseppe Conte gode del favore del 57 per cento degli italiani, mentre il capo dello Stato, Sergio Mattarella, si trova al 65 per cento.
Il gradimento per Salvini è sceso al 54 per cento, mentre quello per Di Maio è rimasto stabile al 50 per cento. E il nuovo segretario dem Nicola Zingaretti è al quinto posto con il 45 per cento dei consensi.
Il presidente e amministratore Gpf, Roberto Baldassari ha detto che “i due cavalli di battaglia di M5S e Lega, ossia Reddito di cittadinanza (23,1 per cento) e decreto Immigrazione (22,6 per cento) sono separati, in testa alla classifica di gradimento, da appena mezzo punto. Quota 100 al terzo posto (20,1 per cento) spiega perché la fiducia di Salvini sia più alta di quella goduta da Di Maio: gli italiani imputano al leader del Carroccio il successo di due delle prime tre misure più gradite adottate dal Governo. Anche se Quota 100 andrebbe imputata anche ai 5 Stelle, l’opinione pubblica la considera una misura a marchio Lega”.
“Il dato – su quelle che dovrebbero essere le priorità dell’esecutivo – emerge con evidenza: riduzione delle tasse sul lavoro (25,2 per cento), Flat Tax (16,3 per cento) e riduzione delle tasse sulle imprese (12,6 per cento) formano un trittico che, nel suo insieme, supera abbondantemente il 50 per cento a riprova di quanto il tema del fisco sia sentito dai cittadini” ha spiegato Baldassari.
“Nella top five – ha proseguito – anche la lotta alla corruzione e, sul terzo gradino del podio (al 14,1 per cento), il contrasto all’immigrazione clandestina che spiega ulteriormente l’alto consenso riscosso da Salvini”.
Il Tav al 7,8 per cento è “un dato che dimostra quanto il tema non scaldi l’elettorato: nonostante la grande eco mediatica degli ultimi giorni, non è considerato una priorità – ha detto ancora il presidente Gpf -. Entrando comunque nel merito, il rinvio dei bandi ha rafforzato, secondo il campione, tutto il Governo gialloverde. Non c’è un vincitore tra Di Maio e Salvini, che sono praticamente appaiati: il vero vincitore, dopo la quiete seguita alla scampata tempesta, è semmai l’intero Esecutivo”.
Su Zingaretti ha osservato: “Un livello di fiducia molto alto, più o meno lo stesso di Letta e Gentiloni ad inizio mandato”.