“L’acquisto della nuova sede della ex Provincia di Roma all’Eur è stato un gigantesco danno erariale, un’operazione folle la cui responsabilità è degli ex presidenti Gasbarra e Zingaretti e di tutto il Partito Democratico”.
È quanto denuncia su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Emanuele Dessì facendo riferimento alla notizia che 105 tra politici e tecnici risultano indagati in quanto, secondo la ricostruzione della procura della corte dei Conti, avrebbero creato un buco di 263 milioni di euro nel bilancio dell’ ex Provincia
“Il neo segretario del Pd” spiega l’esponente pentastellati “è totalmente responsabile dal punto di vista politico e amministrativo di questo enorme sperpero di denaro pubblico e deve ripagare fino all’ultimo centesimo i danni da lui causati. Noi del #Movimento5 Stelle lo denunciammo dall’inizio”.
“Sono lieto che un’inchiesta della Corte dei Conti, che coinvolge tutti noi ex consiglieri, finalmente faccia piena luce su questo scandalo” afferma Dessì “Lo avevo segnalato alla magistratura contabile più di tre anni fa. Venne speso un importo enorme a fronte di un imminente ridimensionamento dell’Ente che da Provincia diventava Città Metropolitana”.
“Votai contro le delibere di rifinanziamento del Fondo proprietario delle sedi dell’Ente,” fa sapere Dessì “non solo perché da sempre contrario a questa operazione, ma soprattutto perché, insieme al consigliere Enrico Stefàno, avevo presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Sarebbe stato opportuno aspettare un pronunciamento della magistratura”.
“Nell’esposto” afferma il senatore 5Stelle “segnalammo tutti gli sprechi e sollecitammo la valutazione di eventuali responsabilità penali e un possibile danno erariale. Denunciavamo che la nuova sede, costata l’enorme cifra di 263 milioni, registrava un ritardo nella consegna di circa due anni senza che venissero applicate le penali previste; che l’amministrazione della Città Metropolitana stava pagando ingenti affitti per le sedi, che prima erano di proprietà e che erano state dismesse per finanziare parte del nuovo acquisto”.
“Tutto questo dalle cronache della stampa di oggi non emerge. Viene invece fatto un unico calderone dal quale sembra che chi ha causato questo enorme danno abbia le stesse responsabilità di chi come noi, ricoprendo con rigore cariche istituzionali, ha sempre denunciato lo spreco dei soldi dei cittadini italiani,” conclude Dessì.
mescola mescola, alla fine i guai vengono a galla, staremo a vedere.