“C’è una analogia dominante che viene indicata, indirettamente ma esplicitamente, da tutti, sia quando si discute con i rappresentanti dell’establishment francese o guardando le dimostrazioni dei gilet gialli o ascoltando gli slogan e le canzoni dei manifestanti qui in Francia”.
Lo ha scritto il giornalista greco Dimitris Konstantakopoulos su “United World” spiegando che si tratta di un’analogia, tra le manifestazioni dei gilet gialli altre rivoluzioni della storia, che “è stata fortemente percepita negli ultimi tre mesi durante i quali questo movimento spontaneo, nonostante l’inevitabile fatica, continua le sue mobilitazioni, prendendo d’assalto le aree rurali e periurbane francesi, diverse città di provincia, e ora tentando anche di penetrare nelle periferie metropolitane, i fortini della classe lavoratrice francese”.
“Questo paragone ineludibile, che appare in una grande varietà di forme, siano esse pianificate o spontanee, è la grande Rivoluzione francese del 1789” ha spiegato.
“Il suo fantasma sembra ossessionare i francesi e il loro paese. Se sia perché vogliono cancellarne la nozione o trarne ispirazione, non ne sono sicuro, ma alla fine questa è l’analogia che, in un modo o nell’altro, è tracciata da tutti; sia i manifestanti sia chi è schierato dalla parte del governo” e “chiunque voglia rendere convincente un’argomentazione politica, nella Francia di oggi, corre a ‘prendere in prestito’ un personaggio o un simbolo del 1789” ha sottolineato il giornalista.
“Sia attraverso simboli e analogie storiche sia grazie alla memoria collettiva, il ricordo è stato tramandato lungo dieci generazioni di francesi. La madre dell’Europa e della moderna democrazia si trova ora di fronte al suo passato, alla ricerca del suo futuro” e “la Francia, in tutte le sue classi – a parte forse i manager anglofoni delle multinazionali francesi e alcuni neo-liberali e neoconservatori estremi che si vergognano della storia del loro paese – rimane intrinsecamente orgogliosa della sua rivoluzione, anche se rabbrividisce alla sua memoria” ha aggiunto Konstantakopoulos.
Leggi la traduzione dell’articolo di Dimitris Konstantakopoulos di Voci dall’Estero.