Di Maio: ‘Arriva in Cdm un decreto sblocca cantieri a firma M5S che sblocca centinaia di migliaia di posti di lavoro’

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Mercoledì della settimana prossima arriva in Consiglio dei ministri un decreto sblocca cantieri a firma M5S che sblocca centinaia di migliaia di posti di lavoro perché sblocca centinaia di cantieri in Italia che sono fermi per la burocrazia e le troppe norme e permettono uno snellimento delle procedure per le imprese che vogliono partecipare ad un appalto pubblico”.

Lo ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio parlando con i giornalisti al termine del vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i due vice. “È una grande occasione per far ripartire cantieri che erano fermi da tanto tempo”, ha concluso.

Di Maio ha affrontato anche la questione dell’adesione dell’Italia alla nuova Via della Seta:

“Gli Usa non hanno ragione di preoccuparsi, restano il nostro principale alleato. Io ho avuto modo di apprezzare Trump quando diceva ‘America First’ e allora io dico ‘Italia First’, miriamo a tutelare gli interessi dei nostri imprenditori che vogliono portare il Made in Italy nel mondo,” ha detto.

Nei giorni scorsi il premier Conte, intervistato dal Corriere della Sera, aveva spiegato sulla Via della Seta:

“L’Italia fisserà con la Cina — attraverso un memorandum che, preciso subito, non ha la natura di accordo internazionale e non crea vincoli giuridici — una cornice di obiettivi, principi e modalità di collaborazione nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road, un importante progetto di connettività euroasiatica cui il nostro Paese guarda con lo stesso interesse che nutriamo per altre iniziative di connettività tra i due continenti. Il testo, che abbiamo negoziato per molti mesi con la Cina, imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso, in pieno raccordo con l’Agenda 2030, l’Agenda 2020 di cooperazione Ue-Cina e la Strategia Ue per la connettività euroasiatica. Abbiamo preteso un pieno raccordo con le norme e le politiche Ue, più stringente rispetto ad accordi analoghi firmati da altri partner Ue con Pechino. Abbiamo inserito chiari riferimenti ai principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale, di reciprocità, trasparenza e apertura cari all’Italia e all’Europa”

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