“L’obiettivo del reddito di cittadinanza non è quello di fare stare la gente senza far niente”.
Lo ha ribadito il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, secondo il quale il Rdc è, invece, una misura che serve a tante persone che hanno perso la speranza di lavorare e ai giovani, per avere un’opportunità di formarsi e di inserirsi nel mondo del lavoro. E ha ricordato che l’avvio dell’erogazione del reddito partirà ai primi di maggio.
In settimana Di Maio ha raggiunto un accordo con le Regioni sul decreto legge del Reddito di Cittadinanza.
“Si è trattato” ha spiegato il vicepremier in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook “di una lunga mediazione, che ha portato a un risultato, un numero: 11.600”.
“È il totale dei nuovi addetti che nei prossimi due anni arriveranno nei centri per l’impiego” prosegue il post “Sommati agli 8000 attuali dipendenti ci permetterà di arrivare a 19.600 operatori in due anni nei Cpi. Nessun Governo ha mai dato in passato così tante risorse e nuove assunzioni ai Centri per l’Impiego.
“Tra loro” ha scritto ancora il vicepremier “ci saranno anche 3000 navigator, che arriveranno subito per aiutare tutti quegli italiani e tutte quelle italiane che entreranno nel progetto del Reddito di Cittadinanza e che sono sempre di più. Ad oggi, solo presso Poste Italiane e quindi non contando chi si è rivolto ai Caf, siamo arrivati a 153.062 domande di cui 21.962 online e 131.100 presso gli uffici postali”.
“Il Reddito di Cittadinanza continua quindi nel suo percorso di rivoluzione delle politiche attive per il lavoro,” ha concluso Di Maio.
Nel suo intervento al ‘Villaggio Rousseau‘, nell’evento di due giorni pentastellato in corso a Milano, Di Maio si era soffermato anche sul reddito di cittadinanza sottolineando che la Lombardia è la prima regione per richieste.