Il ministro dell’Interno Matteo Salvini segue la questione e ha chiesto informazioni alla polizia e dopo un giorno di silenzio definisce come molto grave e disgustosa la vicenda che coinvolge la deputata Giulia Sarti e alcune sue immagini private, hackerate nel 2013 e tornate a circolare in questi giorni.
“È nostro dovere proteggere la libertà e la privacy di Giulia Sarti e delle altre persone, spesso giovani, che subiscono e hanno subito lo stesso vergognoso trattamento”, queste le parole di Salvini.
Pochi istanti dopo, fonti del Viminale hanno fatto sapere che per il momento, le verifiche della Polizia Postale “non hanno rilevato la presenza in rete di nuove foto e video”. “Le immagini si stanno diffondendo attraverso le applicazioni di messaggeria istantanea“, come WhatsApp.
Anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha commentato il caso: “Quello che sta succedendo sul caso Sarti è uno schifo, è
veramente assurdo che trasmissioni di reti nazionali commentino foto personali della deputata. Sono episodi assurdi che vengono tollerati e si verificano soltanto nei confronti di persone che non possono difendersi”, e risponde anche sull’esame del suo caso da parte del M5s: “I probiviri seguiranno tutta la procedura sulla deputata Sarti, di certo non per queste foto di cui non ce ne frega niente”.
Mercoledì 13 Febbraio è intervenuto sul tema il Garante della privacy, con un appello a media e giornalisti a “non diffondere le immagini”. Così come il presidente della Camera, Roberto Fico, ha parlato di “un atto vigliacco” e ha ribadito alla Sarti “la solidarietà mia e di tutti i deputati”.
Sempre mercoledì la senatrice del M5S, Elvira Evangelista, ha annunciato una legge contro il cosiddetto revenge porn, cioè la pubblicazione e diffusione di materiale sessualmente esplicito senza il consenso della persona coinvolta, che viene discussa oggi in commissione Giustizia.