“Sentite cosa dice lo scienziato e climatologo Luca Mercalli: Il cantiere TAV produrrebbe 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica, altro che opera sostenibile!”.
Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Niccolò Invidia, in un post pubblicato sul proprio ha riportato l’intervento dello scienziato ospite alla trasmissione televisiva “L’aria Che Tira” in onda su La7.
Mercalli infatti ha detto che “non si fanno i conti del bilancio di carbonio per costruire un supertunnel di 57,7 km a doppia canna ci vogliono 15 anni di cantiere dove verranno messe circa 12 milioni di tonnellate di CO2, peggiorando la situazione climatica perché la CO2 va tolta subito, siamo già in ritardo con 411 parti per milione di CO2 in atmosfera che è il valore massimo di CO2 negli ultimi 3 milioni di anni”.
“Quindi – ha ribadito il climatologo – non possiamo aspettare 15 anni mettendone altre e poi promettendo di toglierla prima forse del 2050 quando ormai il sistema è già al collasso”.
“Spendiamo 9,63 miliardi di euro per fare opere utili, per riqualificare i nostri edifici, per fare in modo che la CO2 venga risparmiata stasera e non tra 15 anni e dopo un’emissione di 12 milioni di tonnellate” ha sottolineato.
Guarda il video:
Abbiamo visto che circa venti navi cargo da 400 metri di lunghezza ciascuna possono inquinare quanto tutto il parco auto circolante sul pianeta, quindi vediamo quanto inquinano gli aerei con lo stesso paragone.
Un aereo di linea inquina come circa 600 auto non catalizzate (Euro 0).
Di conseguenza i più grandi aeroporti italiani emettono ogni giorno la stessa quantità di emissioni di circa 350mila auto Euro 0. Secondo le stime, nel 2025 il traffico aereo produrrà 1,4 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, tra le emissioni a terra e quelle in cielo, entrambi i tipi dannosi per l’ambiente.
Abbiamo visto che circa venti navi cargo da 400 metri di lunghezza ciascuna possono inquinare quanto tutto il parco auto circolante sul pianeta, quindi vediamo quanto inquinano gli aerei con lo stesso paragone.
Un aereo di linea inquina come circa 600 auto non catalizzate (Euro 0).
Di conseguenza i più grandi aeroporti italiani emettono ogni giorno la stessa quantità di emissioni di circa 350mila auto Euro 0. Secondo le stime, nel 2025 il traffico aereo produrrà 1,4 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno, tra le emissioni a terra e quelle in cielo, entrambi i tipi dannosi per l’ambiente.
Le emissioni dipendono dal numero dei voli quotidiani, dal tipo di motori, dal peso degli aeromobili e dal tragitto, e la loro dispersione è legata ad alcune condizioni meteorologiche variabili, come i venti.
Costituite da gas e polveri sottili, le emissioni degli aerei alterano la concentrazione dei gas serra come anidride carbonica, ozono e metano.
Più di 600 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno vengono rilasciati dagli aerei nella troposfera e nella bassa stratosfera, insieme a ossidi di azoto. Sono aree dove solitamente non arriva l’inquinamento terrestre, e inoltre nella troposfera si addensano i fenomeni meteorologici come la pioggia, che di conseguenza si riversano al suolo. Più è alta la concentrazione di sostanze tossiche, più le piogge saranno acide e rovineranno i raccolti, la flora e in generale l’ambiente.