“Imane è morta. Chiunque abbia seguito il caso Ruby ha imparato a conoscerla, una giovane e coraggiosa donna che non ha voluto arrendersi al ricatto milionario di Berlusconi e ha deciso di testimoniare al processo e raccontare cosa accadeva nelle famose serate di Arcore”.
Lo ha affermato la deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“E quando ciò non le è bastato, per riacquistare una dignità perduta a causa della superficialità della gente e di un sistema intero mobilitatosi contro di lei, dopo anni di isolamento e di emarginazione, ha deciso di lasciare i suoi ricordi in un libro” ha proseguito.
“Purtroppo però, nessun editore ha voluto pubblicarlo e lei non ha fatto in tempo a trovarne altri perché Imane Fadil, 34 anni, il 1 marzo è morta, forse per avvelenamento da sostanze radioattive, in una clinica milanese dopo un mese di agonia e nel silenzio generale” ha osservato l’esponente pentastellata.
“Attendiamo che sia fatta piena luce su questa vicenda inquietante. Ciao Imane, il tuo coraggio non verrà dimenticato!”.
Fadil era una delle accusatrici dell’ex premier Silvio Berliusconi, e la sua ricostruzione dei fatti è contenuta nel suo libro “Ho conosciuto il diavolo” che ora è in mano ai pm.
Pochi giorni prima di morire, aveva rivelato ai medici dell’Humanitas di temere di essere stata avvelenata, e anche al fratello e al legale Paolo Sevesi, interrogati dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio, aveva detto “temesse per la sua vita” perché sentiva di essere stata “avvelenata” ed era “molto sospettosa” in quanto percepiva di essere “controllata”, ma nonostante tutto aveva “molte cose da dire” sulle serate ad Arcore.
Quando apprese che non era stata ammessa come parte civile al processo Ruby Ter, 15 gennaio 2019, aveva raccontato che “tutto questo è iniziato quando avevo 25 anni e oggi ne ho 34. Ho sempre detto la verità e ho respinto tanti tentativi di corruzione da parte di Silvio Berlusconi e del suo entourage. Oggi non è una bella giornata”.
“Il corpo e’ mio e me lo gestisco io”…Che cosa vogliono le donne? La salute, la pensione e il rispetto per la propia immagine pubblica e privata. Questo e’ un mondo che fermenta come il vino…quello giovane bussa alla porta del palazzo e quello vecchio la chiude facendo da parte chi lo “beve” e chi ” conta” su di lui. Lei era bella e lui non una bestia..ma il diavolo insieme ai suoi demoni che chiedono di “scusarsi” con lui perche’ sono come lui…: l’antiCristo e la sua chiesa ….luciferina e tritacarne!