Truffa Banca Etruria: la sentenza prevista per il 21 marzo è stata rinviata

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L’udienza per il processo Banca Etruria, prevista per il prossimo 21 marzo, è stata rinviata a settembre.

La decisione è stata presa dal presidente del tribunale di Arezzo, Clelia Galantino, che ha assegnato il presidente del collegio giudicante di questo procedimento, Angela Avila, all’ufficio del gip per mancanza di personale idoneo come il giudice.

Il nuovo incarico dovrebbe protrarsi per circa sei mesi e poiché andrebbe a sovrapporsi al procedimento che era previsto per marzo, è stato necessario rimandarlo.

Secondo l’accusa, le obbligazioni straordinarie Bpel venivano imposte dalla banca in modo forzato ai clienti secondo un ordine ben definito e senza che i clienti fossero messi al corrente dei rischi che avrebbero potuto correre: le richieste di condanna sono 13.

Il senatore del Movimento 5 Stelle Daniele Pesco, è rimasto perplesso di fronte alla decisione della Galantino di rinviare l’udienza perché così facendo si stanno allungando i tempi di una vicenda che ha coinvolto in prima persona tanti cittadini italiani che hanno perso tutti i loro risparmi.

Tuttavia il presidente del tribunale ha giustificato la decisione spiegando che l’ufficio gip e gup di Arezzo era rimasto con due soli giudici e il giudice Avila era l’unica ad avere i requisiti per ricoprire l’incarico in quell’ufficio.

1 COMMENT

  1. IL CSM è complice? Perchè quindi come Istituzione non interviene e fa chiarezza? Anche i giudici sono uomini e donne e, pertanto, possono sbagliare.

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