Zingaretti comincia molto male. Cambia tutto per non cambiare nulla. Crede di essere più furbo di Renzi, facendo la stessa politica antipopolare

5
106
renzi-zingaretti

Come primo atto esterno, Nicola Zingaretti è andato a Torino per sostenere il TAV a fianco del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, schierandosi di fatto con Berlusconi e, paradossalmente, anche con la Lega, nonostante la presenti come principale nemico.

Il secondo atto lo ha rivolto all’interno del suo partito, annunciando l’abbandono del Nazareno per trasferirsi dal centro di Roma all’Ostiense, non molto distante.

È importante l’atto simbolico, mica la sostanza.

È convinto che basta traslocare per presentarsi nuovo e imbonirsi i resti del PD, quelli che sono rimasti, per convincerli che si tratta di un cambiamento vero. I militanti del PD, per dirla tutta, sono considerati – non solo da Zingaretti, ma anche dagli altri capetti che lo hanno preceduto – alla stregua di utili idioti. Così come del resto è considerato Zingaretti da chi lo ha scelto e fatto eleggere in primarie burlesche.

La sostanza quindi è vecchia, mentre ad apparire nuova è solo l’apparenza.

Zingaretti sa che non può fare una politica economica e sociale diversa da quella di Renzi.

Le scelte politiche di fondo più importanti non le decide lui, come non le ha decise Renzi. Sia Renzi che lui sono semplici marionette nelle mani dei veri decisori che sono Mario Draghi, attuale capo della BCE, e i maggiorenti del PD, a partire da Prodi, Napolitano, Mattarella, ecc.
Draghi e i veri capi del PD da tempo hanno deciso che l’Italia non può esprimere una linea di politica economica e sociale autonoma, nazionale e indipendente.

Di fatto hanno delegato la Commissione UE a decidere i contenuti fondamentali della nostra legge di bilancio, esautorando, concretamente, i poteri del Consiglio dei Ministri e delle Camere, e lasciando alla massime istituzioni repubblicane, solo per dare una parvenza di legalità, il potere di rettificare le decisioni prese – per l’Italia! – dalla Commissione UE.

In altre parole, Draghi e i veri capi del PD hanno stabilito che le decisioni su come spendere i soldi dei cittadini italiani incassati dallo Stato italiano con il pagamento delle tasse, non possano essere assunte dagli organi dello Stato demandati a questo compito, ma dalla Commissione UE.

La loro convinzione è che l’Italia, schiacciata da un enorme debito pubblico e da una sostanziale incapacità a governarsi da sé, non ha altra strada che quella di farsi governare da altri e più precisamente dalla élite degli euro burocrati, i quali, dal folle punto di vista di Draghi e primati PD, saprebbero fare i nostri interessi meglio dei quanto lo possano fare i governanti scelti dal popolo italiano.

La reale disistima di Draghi e maggiorenti PD nei confronti della democrazia italiana è tale, profonda e viscerale quanto lo è l’ipocrisia con cui a parole la difendono e dietro cui nascondono il disprezzo per il popolo italiano e per chi il popolo Italiano ha demandato per essere rappresentato nelle istituzioni repubblicane e dunque da questi governato.

Per loro cambia nulla che ci sia Renzi o Zingaretti.

Finché Renzi è servito, è stato riverito, vezzeggiato e tenuto, ma dopo che è stato bruciato dalle politiche che ha fatto in nome e per conto di Draghi e degli oligarchi del PD, essi stessi che lo hanno scelto e voluto, gli hanno detto di farsi da parte perché la sua missione era conclusa e bisognava mettere un altro al suo posto.

E così ne cambieranno uno dopo l’altro.

Dopo che Zingaretti sarà bruciato dalle loro politiche, gli diranno di mettersi da parte e metteranno un altro al suo posto.
La nostra effettiva forma di governo è l’oligarchia. Della democrazia è rimasta solo la forma.

Praticamente la filosofia politica che accomuna tutti nel PD, da quelli, in linea gerarchica, più in alto, i veri capi, a quelli che vengono dopo, i capetti, e via ancora più giù fino ai militanti, è la stessa: considerano chi, in linea gerarchica, sta sotto di loro come utili idioti, come il parco buoi.

Per Draghi e oligarchi PD i Renzi e i gli Zingaretti sono utili idioti, tanto quanto lo sono per Renzi e Zingaretti chi sta sotto di loro.
Il pensiero ‘politico’ verso coloro che sono sotto di loro è lo stesso: finché vanno bene alla bisogna li usano, quando non sono più utili li dismettono.

Ma naturalmente Zingaretti si sente superiore a Renzi: più intelligente, più tosto, più furbo!

Volete mettere a confronto un affabulatore romano con uno fiorentino?

Non c’è partita, crede Zingaretti.

Tanto più che avrà al suo fianco, come presidente del PD, un nobile, Paolo Gentiloni Silvestri, che Renzi ha messo come suo successore alla Presidenza del Consiglio dopo il ko del referendum sulla modifica della Costituzione.

Uno dalla voce suadente e dai modi felpati.

Un ‘moderato’.

E così il cambiamento di sede si rivela essere sempre più quello che realmente è: un lifting gattopardesco, come quello che usano le attempate dame radical chic del PD, anzianotte, ma che credono e si beano di apparire più giovani a suon di stiramenti e di plastica a profusione.

In pubblico quelli e quelle del PD hanno sempre detto peste e corna di Berlusconi, ma in privato lo invidiano e lo imitano.

Infatti è stato lo stesso Gentiloni, non più di qualche giorno fa su La7, a dire che una cosa era il Centro Destra guidato Berlusconi, guida ‘moderata’, altra è quello ora guidato da Salvini, che sarebbe estremista.

Come a dire che Gentiloni ha una predilezione per Berlusconi, moderato come lui.

E tanto lo prediligono che con lui hanno fatto sempre patti, opportunamente nascosti o pubblicamente camuffati, fino all’ultimo fatto con lui, il cosiddetto Patto del Nazareno.

Con il sogno nascosto di farne presto un altro ancora.

5 COMMENTS

  1. PD, Lega e Forza Italia sono la stessa cosa con nomi diversi, il comune appoggio al progetto TAV lo dimostra.
    Movimento 5 Stelle e Lega sono la stessa cosa, l’alleanza di governo lo dimostra.
    Dunque, Movimento 5 Stelle e PD sono la stessa cosa.

  2. SECONDO ME STATE FACENDO UN PO’DI CONFUSIONE. PARAGONARE I 5S ALLA LEGA ,AL PD O FORZA ITALIA E UNA GRANDE MESCHINITÀ .MI DISSOCIO DA QUESTI COMMENTI .TANTO CHI TIRA LE FILA SONO I SOLITI CHE HANNO UCCISO GLI ITALIANI CON QUESTO CAZZO DI EURO. QUANDO PARLATE DEI 5S GLI UNICI HA RESTITUIRE INVECE DI RUBARE SCIACQUATEVI LA BOCCA. GRAZIE.POI VOTATE CHI VOLETE.

  3. Non potevo esimermi dal dirvi che, semplicemente, farneticate. Così vivete molto male.. Comunque auguri per una pronta guarigione.

  4. Quando mai riuscirete a capire che i partiti per i quali fate il tifo sono tutti uguali? Quando vi renderete conto che i loro esponenti dei quali tanto vi fidate sono loschi figuri semplicemente assetati di potere personale e di arricchimento? Non vi basta, per comprenderlo, neanche la cruda realtà dei fatti: le posizioni del PD coincidenti con quelle di Lega e Forza Italia, l’alleanza di governo di M5S e Lega… E forse, domani, il ritorno leghista nel circo berlusconiano oppure il trasferimento pentastellato in quello del PD…
    La politica intellettualmente onesta (senza entrare nel merito delle varie posizioni) non si fa nei templi della corruzione. La politica in buona fede (qualunque siano le posizioni) non ha nulla a che spartire con le istituzioni. Si fa, semmai, nelle piazze, per strada, sui luoghi di lavoro, con tutte le necessarie e aspre contrapposizioni tra le parti in gioco e tra gli individui. Nulla essa ha a che fare con il sistema politico rappresentativo, con lo strumento della delega a politici di professione, con le sedi istituzionali di qualsiasi livello esse siano.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here