“Il Pd continua a ricoprirsi di ridicolo. Ieri addirittura a Ravenna, comune Dem, è stato teatro di una manifestazione a favore delle trivellazioni in mare, per protestare contro le nuove regole stringenti che questo Governo ha messo in campo sulle autorizzazioni alle trivellazioni”.
È quanto si legge in un post pubblicato su Facebook dal deputato del Movimento 5 Stelle Michele Dell’Orco.
“Blaterano di ambiente e inquinamento,” ha affermato l’esponente pentastellato “ma votano contro l’ecobonus per le auto e le moto a basse emissioni”.
“Nonostante alcune resistenze iniziali della Lega, ha fatto più il MoVimento 5 Stelle in nove mesi per l’ambiente che il Pd in 5 anni di Governo,” ha concluso Dell’Orco.
Su questa vicenda si è espressa anche Laura Castelli, deputata M5S e sottosegretaria all’Economia:
“Il Sindaco Pd di Ravenna oggi è in piazza contro il blocco del Governo sulle nuove estrazioni petrolifere. Zingaretti che in questi giorni ha parlato di Green Economy, riconversione e riduzione di CO2 che ne pensa? Che succede? Sostenibilità a fasi alterne? Chissà che ne pensa Greta e le migliaia di persone che sono scese in piazza ieri,” ha scritto su Facebook.
Anche Legambiente è intervenuta, commentando con una nota: “Le istituzioni ravennati in piazza con ENI, hanno mai chiesto all’azienda quali sono i piani di riconversione dei lavoratori, una volta esauriti i giacimenti?” – ha domandato Legambiente – “Gli interessi delle lobby hanno sempre prevalso, aiutate dalla logica dei due tempi. In questo senso il problema del lavoro e del clima hanno una causa comune: l’interesse economico di pochi, che non è contemperato adeguatamente da strumenti che garantiscano il bene collettivo. La crescita di disuguaglianze di reddito, la crisi climatica e le disparità nord sud del mondo sono figlie di questa stessa mancanza. Per queste ragioni, torniamo a dire che la manifestazione di Bologna di sabato scorso e quella di oggi a Ravenna sono sbagliate e superate. Le responsabilità per l’inazione del passato sono troppe e oggi non si può più chiedere di aspettare, tenendo assieme l’obiettivo di un green new deal con la difesa di idrocarburi e autostrade”.
