“Com’è noto in questi giorni è in discussione in Parlamento il cosiddetto codice rosso, scritto a quattro mani con Giulia Bongiomo. Ma adesso il MoVimento 5 Stelle aggiungerà un pacchetto di poche norme che serviranno per dare una prima risposta immediata a questo dramma culturale e sociale. Norme su cui mi auguro si raggiunga l’unanimità”.
È quanto dichiarato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in un’intervista rilasciata a La Repubblica e ripresa dal Blog delle Stelle.
“Il codice rosso” ha spiegato il guardasigilli “è un pacchetto di norme blindato e già segna una svolta importante perché la donna che trova il coraggio di denunciare viene presa permane subito dallo Stato, attraverso magistratura e forze dell’ordine. Ma il MoVimento 5 Stelle vuole aggiungere un pacchetto, tra cui l’aumento di pena per il reato di violenza sessuale. Anziché 5-10 anni passiamo a 6-12. Altri aumenti sono previsti per i maltrattamenti in famiglia e lo stalking in modo, nei casi gravi, di dare termini più lunghi per le fasi cautelari e quindi proteggere la vittima”.
Quanto al femminicidio, Bonafede ha fatto sapere: “Anche su questo stiamo lavorando. Già al Senato si sta votando una stretta sul rito abbreviato che, vietandolo per i reati puniti con l’ergastolo come l’omicidio, impedirebbe lo sconto di un terzo della pena. Ma stiamo riflettendo anche sul meccanismo delle attenuanti che rischiano, in questa emergenza sociale, di far rientrare il delitto d’onore”.
Nel frattempo a Bonafede sono arrivati i ringraziamenti del vicepremier Luigi Di Maio, che su Facebook ha scritto: “Oggi il mio grazie, sentito, al ministro Bonafede, per l’introduzione di una serie di misure nel Codice Rosso che puntano a elevare le pene per i reati di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia. Se tocchi una donna, sconti fino a 12 anni di carcere. Grazie Alfonso, grazie perché questo è un importante passo di civiltà in un momento in cui il Paese ne ha veramente bisogno”.