Le arance siciliane, qualità moro e tarocco, arrivano per la prima volta in Cina lungo la Via della Seta marittima: il primo carico è partito a fine gennaio dal porto di Catania e ha raggiunto Ningbo, nello Zhejiang, luogo in cui il 23 marzo si terrà una cerimonia inaugurale.
"Sono due container di circa 12 metri da 40 tonnellate;, afferma Salvo Laudani, marketing manager della società che ha promosso l’iniziativa.
Nello stesso giorno a Roma, durante la vista del presidente Xi ci sarà la firma dell’accordo Cina-Italia sull’export di agrumi.
“La prima partita di arance rosse siciliane provenienti dall’Italia è arrivata sul mercato cinese martedì, dopo che la frutta importata ha superato l’ispezione doganale a Shanghai, secondo quanto reso noto dall’ufficio doganale locale. Le arance rosse, dal peso di 37,44 tonnellate, erano state spedite dal porto di Catania, in Sicilia, oltre un mese fa e sono arrivate al porto Yangshan di Shanghai. Negli ultimi anni, la Cina ha assistito ad una crescente richiesta di frutta importata, secondo quanto affermato da Cai Xiuchao, il responsabile della logistica per la spedizione delle arance, che ha aggiunto che le importazioni dai paesi europei forniranno ai consumatori cinesi frutta varia e di qualità. Chen Weiqun, un grossista di frutta importata a Shanghai, ha detto che sono in discussione altri ordinazioni di arance rosse siciliane”.
L’export di arance verso la Cina, come spiega il portale “The MediTelegraph”, “era uno dei punti su cui si era impegnato il governo nel corso delle due visite in Cina del vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, a settembre e novembre scorsi. Italia e Cina hanno raggiunto anche un accordo sull’export di agrumi per via aerea, secondo quanto confermato dal ministro Gian Marco Centinaio, nel corso della visita a Pechino di gennaio scorso. «L’interlocutore ha confermato che, nelle more della firma, l’intesa è già provvisoriamente applicabile e i nostri produttori possono iniziare a esportare», aveva scritto Centinaio su Twitter al termine della visita”.
Bravi un giverno che fa quakcosa.