Come riporta Il Sole 24 ore da lunedì partirà Simoitel – Sistema informativo sulle morosità intenzionali nel settore della telefonia – attraverso cui le telco tenteranno di risolvere il problema delle bollette non pagate.
“Dagli uffici degli operatori di telefonia partiranno le prime raccomandate verso i soggetti morosi per avvisarli che, di lì a 30 giorni, o elimineranno la posizione debitoria oppure si vedranno inseriti in una banca dati” che contiene i nomi dei clienti in debito, si legge nell’articolo. I clienti in debito potranno comunque richiedere una prepagata.
L’Associazione di categoria Asstel, ha precisato che “diversamente dalle banche dati creditizie, il Simoitel è uno strumento di contrasto alle morosità intenzionali gravi e non a qualsiasi insoluto. Il provvedimento risponde a un’esigenza dell’industria delle tlc di fronteggiare in modo efficace il fenomeno di coloro che si sottraggono intenzionalmente dal pagare quanto dovuto nel passaggio da un operatore all’altro”.
Simoitel è nato da un provvedimento del Garante per la Privacy che risala all’8 ottobre 2015 richiesto dall’industria delle telecomunicazioni in quanto tanti clienti non pagavano le bollette telefoniche ma semplicemente cambiavano operatore, e il soggetto gestore del Simoitel sarà il Crif, che è stato scelto con procedura competitiva.
Perché si venga inseriti nella banca dati, stando a quanto spiegato da Giuseppe Busia, il segretario generale del Garante della Privacy, e riportato dal FattoQuotidiano, “le informazioni sulle morosità potranno essere inserite nel sistema solo al contemporaneo verificarsi di tre precise condizioni: il recesso dal contratto da parte di una delle due parti deve essere esercitato da non meno di tre mesi; l’importo dell’insoluto per ogni singolo operatore deve ammontare a non meno di 150 euro; ci deve essere la presenza di fatture non pagate nei primi sei mesi successivi alla stipula del contratto; deve esserci l’assenza di altri rapporti contrattuali post-pagati, attivi e regolari nei pagamenti con lo stesso operatore”.
Le informazioni sui pagamenti non regolarizzati verranno eliminate automaticamente dopo 36 mesi, mentre nel caso in cui si saldasse il debito, è sufficiente informare il gestore telefonico che a sua volta avviserà Crif e, dopo 7 giorni, verrà cancellato il nominativo.