“Siamo state punite per aver venduto sale a dei deficienti che ci hanno creduto”.
È questa la frase choc pronunciata da Wanna Marchi in diretta tv nel corso della seconda puntata di Live non è la D’Urso.
“Dopo 18 anni (tutto è incominciato infatti dopo un servizio di Striscia la Notizia del novembre 2001 che ha fatto scattare le indagini ndr.) vi sembra che abbiamo espiato abbastanza? O dobbiamo tornare dentro? Perché sapete la ruota gira! Sono stata alla presentazione di un libro dove c’era Roberto Formigoni che veniva sempre a mangiare al mio ristorante… fece finta di non conoscermi. Ora Formigoni sta a Bollate”, ha aggiunto la figlia Stefania Nobile, che insieme alla madre ha scontato nove anni e sei mesi in carcere per per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
“Chi commette reati gravi come le violenze non fa un giorno di galera, noi li abbiamo scontati tutti e pure di più. Avremmo potuto patteggiare e non l’abbiamo fatto. Sappiamo gli sbagli che abbiamo fatto“ ha detto ancora Stefania Nobile “A mattino 5 hanno fatto vedere i chirurghi plastici e delle persone squartate e noi siamo state punite per aver venduto sale a dei deficienti che ci hanno creduta”.
“Io assisto ogni giorno, tu ne parli tutti i giorni, di persone che sfregiano le proprie donne, le bruciano vive, e non fanno un giorno di galera, un giorno. Il figlio di Simona Ventura è stato accoltellato e quello che l’ha fatto è uscito. Allora ragazzi, se per voi il male del mondo sono Wanna Marchi e Stefania Nobile, non c’è problema. Noi siamo andate via (dall’Italia, si sono stabilite a Tirana, ndr), ma voi ci avete invitato, e questo vorrei che fosse chiaro. Perché qui non siamo venute da sole, qualcuno ci ha invitato. O sbaglio?” ha affermato Nobile.
Wanna Marchi, tra i fischi del pubblico, ha aggiunto: “Io sono molto serena ho chiuso la partita con la giustizia, meno vengo in Italia e meglio sto”.