Bruxelles, Corrao (M5S): ‘Le istituzioni europee sprecano ma condannano i Paesi all’austerity’

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L’eurodeputato M5S Ignazio Corrao in un intervista rilasciata a Carmine Gazzani per “lanotiziagiornale.it” ha avuto parole di fuoco nei confronti delle istituzioni europee e i relativi sprechi.

“Servirebbe un esorcista a Bruxelles” ha affermato Corrao, che tra le altre cose non riesce a mandare giù il fatto che da quando siede al parlamento europeo ha assistito a ingenti sprechi di denaro pubblico da parte delle istituzioni europee mentre al contempo, queste stesse istituzioni, obbligavano le nazioni ad attuare pericolose politiche di austerità.

“Le sembra normale che il Parlamento europeo ha tre sedi in tre Stati diversi?” ha sbottato Corrao “Noi ci siamo assuefatti a questo spreco, ma ve lo immaginate il Congresso americano che si sposta da Washington a Los Angeles tutti i mesi? Questo inutile pendolarismo costa! Mio malgrado, per esempio, io ho due uffici, due scrivanie, due computer, due telefoni: uno a Bruxelles e uno a Strasburgo. Tutto doppio perché la Francia ha la testa dura e non vuole cambiare i Trattati. Basterebbe unificare le sedi per risparmiare quasi 200 milioni di euro l’anno”.

L’eurodeputato riguardo all’aumento dei costi del parlamento europeo per oltre 2 miliardi di euro entro il 2020 ha detto:
«Da quando siamo entrati al Parlamento europeo, cinque anni fa, le spese sono aumentate di oltre 300 milioni di euro. Come diceva, con l’ultima proposta di bilancio che verrà votata settimana prossima, prima in Commissione e poi in plenaria, si supereranno i due miliardi l’anno. Proporremo nuovi tagli, in particolare sui centri “Europa Experience”, nel 2020 sono previste cinque nuove aperture: Lussemburgo, Varsavia, Dublino, Stoccolma e Praga». E aggiunge: “Il costo per questi nuovi cinque centri previsto è pari a 9,1 milioni”

Riguardo l’ipocrisia dell’istituzione che, da una parte, predica politiche restrittive mentre dall’altra sostiene costi esorbitanti per il suo mantenimento, Corrao ha affermato: “Noi lo denunciamo da sempre. La casta europea è intoccabile, mentre i diritti dei cittadini vengono sempre toccati. In Grecia le politiche europee hanno portato a una disoccupazione giovanile oltre 50% e oggi oltre il 35% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale. L’Unione europea deve cambiare ed ascoltare di più le periferie o andrà sempre più in un vicolo cieco”.

Sul rapporto Eurispes presentato due giorni fa che ha evidenziato come le politiche di austerity abbiano danneggiato pesantemente i singoli Stati, a cominciare dall’Italia:

“Ringrazio i colleghi Laura Agea e Fabio Massimo Castaldo per il lavoro fatto il collaborazione con l’istituto Eurispes. Il rapporto dimostra in modo chiaro e incontrovertibile tutti gli errori fatti in questi anni con le politiche masochiste e suicide di Bruxelles che hanno avvantaggiato solo gli Stati del Nord. I governi del Pd hanno sempre calato la testa accettando supinamente le politiche di austerity e il risultato è stato un crollo degli investimenti pubblici che hanno toccato nel 2017 il punto più basso nella storia italiana degli ultimi 40 anni”.

Sulla consapevolezza dei cittadini su quanto è stato loro fatto, Corrao dice: “I cittadini sono dalla nostra parte, lo hanno dimostrato alle elezioni politiche”.

Sulla modifica dello statuto della BCE, l’eurodeputato chiarisce la posizione dei 5stelle sull’argomento:
“Da anni chiediamo di riconsiderare la mission della Banca Centrale Europea. È necessaria una modifica del suo statuto per cambiare l’obiettivo della stabilità dei prezzi – che è stata una ossessione principalmente tedesca – con quello della piena occupazione, come d’altronde fa la FED americana. Inoltre chiediamo che la BCE possa agire come prestatore di ultima istanza nel mercato dei titoli di Stato per fornire liquidità agli Stati Membri proprio come fa per il settore finanziario”.

Ignazio Corrao ha concluso elencando i tre provvedimenti che secondo lui dovranno adottare il prossimo Parlamento e la prossima Commissione: “Il salario minimo europeo, una lotta senza quartiere contro mafia e corruzione e una maggiore tutela del Made In perché c’è uno spazio enorme, non ancora sfruttato, per esportate nel mondo le nostre eccellenze, in particolare quelle agricole e alimentari”.

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