Cartoni pizza, il ministero della Salute indaga: quelli prodotti all’estero sono velenosi

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Da quanto emerge da unʼinchiesta de “Il Salvagente”, il contenitore della pizza, usato in Italia, conterrebbe bisfenolo. Una sostanza potenzialmente dannosa per lʼuomo.

La sostanza è da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ed è vietata da anni in molti contenitori alimentari come ad esempio i biberon.
Nelle nazioni estere il bisfenolo A (BPA) viene ancora utilizzato nel cartone low cost per il trasporto di cibo che -in molti casi – finisce in Italia. Questa pratica rende potenzialmente dannoso uno dei piatti più amati dagli italiani, vale a dire la pizza.
Il ministero della Salute al proposito ha avviato un’indagine.

Lo studio condotto da Il Salvagente, per la prima volta, mostra il trasferimento di bisfenolo A dalla scatola all’alimento. Il bisfenolo è una sostanza chimica che interferisce con il sistema endocrino e con l’apparato riproduttivo.

Il direttore del mensile Riccardo Quintili a Il fatto quotidiano spiega i meccanismi di migrazione della sostanza: “è un passaggio che viene scatenato dall’alta temperatura nella scatola che può raggiungere fino a 60°/65° in cui si mescolano gli acidi del pomodoro e i grassi della mozzarella e dal tempo prolungato in cui la pizza resta all’interno del contenitore”.

Il Salvagente nel suo studio ha analizzato i cartoni prodotti da tre aziende, due straniere e una italiana. Solo nelle scatole prodotte all’estero è stata rivelata la presenza della sostanza tossica, perché in Italia c’è l’obbligo di produrre solo con cellulosa vergine gli imballaggi di cartone destinati ad alimenti umidi, come disposto dal D.M. del 21 marzo 1973.

Nonostante il decreto le scatole d’asporto low cost, realizzate con carta riciclata, provenienti dall’estero arrivano nelle pizzerie nostrane e poi nelle case degli italiani. E ciò accadrà finché l’Europa non uniformerà la normativa.

Intanto, il ministero della Salute ha commissionato una ricerca sulla presenza dei contaminanti in carte e cartoni riciclati a contatto con i cibi. Nel frattempo gli amanti della pizza dispongono di un modo per tutelare la propria salute: controllare che sul cartone fatto al 100% di cellulosa ci siano i simboli di forchette e bicchieri.

1 COMMENT

  1. Spero stavolta che non si tratti del solito allarmismo all’italiana, si lancia uno strillo di stampa per richiamare i lettori e non ci si documenta a sufficienza. In Italia i cartoni pizza debbono essere realizzati con carta vegetale al 100% e se usati anche come veicolo pubblicitario, vanno stampati con inchiostri a base d’acqua e senza metalli pesanti. Tutti i cartoni pizza che non corrispondono a queste caratteristiche sono fuorilegge, figuriamoci gli eccessi che voi correttamente segnalate prodotti da scatolifici esteri. Ovviamente i player del settore sono tanti e la tentazione di guadagnare di più utilizzando materia prima riciclata è tanta, ma basterebbero controlli più serrati per debellare il malaffare. Scusate per l’enfasi, ma lavoriamo tutti, noi ed i nostri dipendenti, da mattina a sera e vedere che a causa di qualche mela marcia, l’intero settore per la produzione di box pizza viene bollato in questo modo, mi fa rabbia.

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