Dopo aver scartato l’ipotesi avvelenamento, ora l’attenzione si concentra sul quantitativo di metalli pesanti presenti all’interno degli organi di Imane Fadile, teste chiave del processo Ruby.
Quella dei Metalli pesanti è, insieme alla possibilità di una malattia autoimmune, l’ipotesi che più prende quota negli ambienti investigativi che indagano per omicidio volontario contro ignoti.
I carotaggi, eseguiti su reni e fegato della trentaquattrenne di origini marocchine, hanno “escluso la presenza di tracce di radioattività”, fanno sapere gli esperti che hanno eseguito le analisi nel laboratorio di Medicina legale, ora per avere la prova del nove bisognerà attendere i risultati dei tecnici dell’Enea – una seconda verifica necessaria per eliminare ogni ipotetico margine di errore – prima di procedere all’autopsia prevista probabilmente per sabato che sarà eseguita dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo.
L’autopsia si focalizzerà sull’analisi dei metalli presenti negli organi della ragazza, che con le sue rivelazioni ha fatto chiarezza sui festini nella villa di Arcore dell’ex premier Silvio Berlusconi. Le analisi sul sangue trasfuso due volte e sulle urine hanno evidenziato “valori alti, ma non letali” rispetto a cinque metalli – tra cui cadmio, cromo, molibdeno e antimonio “quest’ultimo cento volte superiore” alla norma – ma saranno gli organi, intatti, a restituire i valori ‘di partenza’ delle sostanze sospette, alcune delle quali non sarebbero difficili da reperire.
“Il suo stile di vita non giustifica valori particolari di metalli”, non anomali invece per chi lavora per anni a contatto con certe sostanze. Resta da capire questa anomalia, che tuttavia potrebbe non essere la causa diretta del decesso.
Non si esclude, e anzi prende più corpo, l’ipotesi che l’ex modella fosse affetta da una malattia rara, autoimmune, che potrebbe essere stata ‘attivata’ magari da un batterio e che i medici dell’Humanitas, dove Imane Fadil è stata ricoverata dal 29 gennaio all’1 marzo, giorno della morte, non sono riusciti, nonostante tutti gli sforzi, a diagnosticare.