“Edwin Hardeman ha 70 anni e, dopo aver usato per oltre vent’anni il diserbante Roundup, a base di glifosato, si è visto diagnosticare un tumore. Ha fatto causa all’azienda produttrice, la Monsanto, acquisita dalla casa farmaceutica tedesca Bayer, e ha vinto. Attenzione però, non è il primo caso. Già ad ottobre la multinazionale era stata condannata a risarcire con 78,5 milioni di dollari un giardiniere, affetto dal linfoma non Hodgkin: tumore maligno”.
È quanto si legge in un post del ministro della Salute Giulia Grillo pubblicato sul Blog delle Stelle.
“Adesso,” prosegue il post “si apre un altro importantissimo fronte giudiziario: i giudici americani infatti dovranno capire se l’azienda produttrice ha diffuso informazioni corrette sui rischi dell’erbicida. Una fase importante perché in ballo ci sarebbero circa 11.200 denunce da parte di agricoltori. Un’infinità”.
“Vi racconto questa storia” precisq “perché in questi giorni la Commissione europea è tornata a parlare del glifosato. In ballo c’è la proposta di far valutare il fascicolo per far partire la procedura di autorizzazione del pericoloso pesticida a quattro Stati e non uno solo, come si fa generalmente”.
“Già questo” continua “dovrebbe far riflettere: la questione è talmente importante che nessuno Stato voleva assumersi da solo la responsabilità di rinnovare il via libera al pesticida. La licenza, ricordiamolo, scade nel 2022 ed in questi mesi si giocherà la partita del rinnovo”.
“L’Europa è divisa, ci sono interessi economici importanti, ma sulla salute non bisogna lasciare nulla al caso. Il problema è questo: se non abbiamo la certezza che non faccia male non possiamo rischiare. Questa sostanza non deve finire in alcun modo sulle nostre tavole. La nostra battaglia è sempre la stessa e non è cambiata negli anni: il glifosato deve essere bandito,” conclude il ministro.
Sei anni fa, davanti alle corti argentine (Corte Suprema di Giustizia), ha elaborato la più grande “azione di classe” (class action) nello stile americano di cui esiste un ricordo, in cui il risarcimento dei danni alla salute pubblica e ambiente, contro la Monsanto, Bayer, Syngenta, Dupont, tra le altre aziende biotech, per aver convertito 30 milioni di ettari del nostro territorio in un campo sperimentale chimico classificato dall’OMS come cancerogene (Roundup / glifosato): per più di 20 prodotti anni, conoscendo la sua pericolosa insostenibilità scientifica ed economica, basata sulle bugie e al solo scopo di guadagnare denaro
La sua importanza risiede non solo nel numero degli attori che compongono “classe” – economiche dei 42 milioni di argentini “, ma a causa della sua importanza, sociale, culturale e politico, come minaccia la sostenibilità del sistema di produzione agroalimentare e la sua sostituzione un tale sistema agroecologico avviene nei paesi sviluppati.
Ciò è evidenziato due recenti sentenze dei tribunali degli Stati Uniti che ha condannato la Bayer (recente acquirente di Monsanto) a pagare cifre astronomiche due cittadini che soffrono di cancro a seguito di utilizzo di questi prodotti, che saranno aggiunti 11.000 nuove esigenze. Ciò ha portato al crollo del 12% del valore delle azioni Bayer da un giorno all’altro.
Mentre questo sta accadendo nel mondo, l’Argentina sta vivendo una tragedia che quasi nessuno sembra in mente: l’avvelenamento di massa 450.000.000 litri di glifosato seminando diffusione campagna oltre dodici milioni di argentini che vivono nelle zone rurali, c’è cibo producono e raggiungono il nostro tavolo e il suolo, rendendolo sempre più povero di sostanze nutritive e minerali.
Tutto questo, agli occhi della Corte Suprema di Giustizia, che non sono incoraggiati a risolvere un provvedimento in cui si chiedeva alle fumigazioni essere sospesi in tutto il paese e di fornire per “etichettatura” obbligatoria di tutti fonte di cibo transgenico o sono stati sottoposti a fumigazione con glifosato e / o equivalenti agro-tossine.
Il caso ha l’approvazione di due procuratori federali e il difensore dei minori prima della CSJN – tuttavia, la sua procedura dorme il sonno dei giusti.
Abbiamo a lungo per la Corte Suprema di smettere di guardare da un’altra parte, assumersi la responsabilità che si inserisce nella materia, non ignorare questi fatti e dilemmi terribili, perché non è come gli uomini a destra attento alla realtà, la vita quotidiana e le sue conflitti .