Il padre di Rami, ragazzo-eroe dello scuolabus: «Io strumentalizzato, i giornalisti mi hanno detto: chiedi la cittadinanza»

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Il Padre di Rami Shehata, il ragazzo che mantenendo il sangue freddo e avvertendo i carabinieri ha evitato che il brutto episodio del bus sequestrato per mano del pregiudicato Ousseynou Sy potesse tramutarsi in una tragedia, ha rilasciato un’interessante dichiarazione ai microfoni di Francesca Chaouqui.

Il padre del ragazzo, rivolgendosi al ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha affermato che non era sua intenzione scatenare la polemica e che le parole da lui pronunciate, relative alla richiesta della cittadinanza per suo figlio Rami, sono state indotte dai giornalisti.

Alla domanda posta dalla giornalista riguardo al fatto se si sentisse strumentalizzato per fini politici, il signor Shehata ha affermato: “Si- ha risposto-, io sono in Italia da 18 anni e non ho mai chiesto nulla. Voglio soltanto continuare a fare il mio lavoro e voglio vivere serenamente».

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