Mario Giordano: «Liberate Rami e Adam, pedine per i fini del pensiero unico dominante»

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“Liberate quei due ragazzini. Temo che siano di nuovo ostaggi. Rami e Adam, i due eroi di San Donato, i tredicenni coraggiosi che hanno impedito al senegalese di fare una strage, sono riusciti a salvarsi dallo scuolabus in fiamme sulla Paullese. Ma ora rischiano di restare di nuovo imprigionati dentro un sequestro che solo apparentemente è meno violento: quello catodico, dentro gli studi tv”.

Lo scrive Mario Giordano in un suo editoriale per La Verità.

Secondo il giornalista i due ragazzini “si trovano di nuovo prigionieri, inchiodati in un meccanismo infernale, rapiti dentro un piano diabolico assai meglio orchestrato di quello dell’ autista senegalese dello scuolabus. Con conseguenze che rischiano di essere devastanti anche per loro: a quell’ età, infatti, passato lo spavento, dovrebbero tornare a studiare e giocare in silenzio”.

Invece – sottolinea Giordano – “vengono portati in giro come madonne pellegrine e sbattuti sulle prima pagine dei giornali, per farne strumenti di una sfida politica che piace alla gente che piace. Roba da maggioranza assoluta nelle terrazze di via Montenapoleone. E, di conseguenza, sulle principali tv”.

Secondo il giornalista questa è la prova di come il pensiero unico dominante alteri la realtà a suo uso e consumo, la notizia secondo Giordano era abbastanza facile da capire: ” un senegalese, diventato cittadino italiano, accolto e coccolato al di là dei suoi meriti, impiegato come autista di uno scuolabus nonostante una condanna per violenza su minori e precedenti per guida in stato di ubriachezza, sequestra 51 studenti di una scuola media e minaccia di ucciderli tutti per vendicarsi dei morti nel Mediterraneo”.

Da come è stato posto il fatto dai fabbricanti di notizie del mainstream la narrazione risulta essere fondamentalmente opposta, Giordano evidenzia come la notizia sia diventata: “Un italiano criminale ha minacciato un gruppo di ragazzini stranieri, i quali si sono comportati da eroi. Ergo: italiani cattivi, stranieri buoni”.

E il tutto si è tramutato in una campagna per il “Perché non li regolarizziamo tutti?”.

Insomma, due ragazzini dati in pasto ai media per raggiungere fini politici di cui la Sinistra vuole fare da porta bandiera, in barba alla Carta di Treviso che vieta di mostrare il volto dei minorenni protagonisti dei fatti di cronaca.

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